A
volte le cose si vedono in sogno. Non c’era un palazzo, era un’aula sorda e
grigia, un emiciclo s’indovinava, tuttavia senza cielo e senza fondo, nel quale
un’assemblea era convenuta, di personaggi senza volto e indistinguibili sulle
ombre, di cu il brusio si avvertiva muto, gli occhi senza luce, il respiro
senza vento. Lo stesso oratore alla cui allocuzione l’assemblea si disponeva
attenta era diafano. Ma nei torni grigio-argento di un antico signore in polpe. Non dettagliabile e tuttavia
presente. Parlava anche come Enrico IV di Francia al Parlamento che si era
riunito dopo l’editto di Nantes, col quale aveva post fine alla guerra di
religione: “I miei predecessori vi hanno dato parole condite di apparato, in
abito regale, con cappa e spada. Io con la mia giacchetta grigia vi darò dei
fatti: sono grigio fuori ma tutto oro dentro”. Lo diceva senza dirlo, e il
tutto svaniva nella dissolvenza.
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