martedì 17 febbraio 2015

Il mondo com'è (205)

astolfo

Bonghi - Al museo Etrusco di Villa Giulia a Roma una serie di fotografie e di reperti fa intravedere il fascinoso museo kircheriano che il ministro Ruggero Bonghi volle disperso. Bonghi, chi era costui? Un devoto di Manzoni. Non un mangiapreti, al contrario un devoto rosminiano. Tanto devoto che odiava i gesuiti. Abbiamo avuto anche noi i talebani, a danno della cultura.

Femminismo – Si dissolve, sia dell’identità, sia della differenza, nell’islam. Che è anche un fatto femminile: si dimentica, ma le donne sono larga parte del revival islamico, anche nelle forme fondamentaliste estreme. Della separazione e anche della sottomissione. Che le masse e anche molte intellettuali ritengono sufficientemente garantita. E comunque meglio che gli obblighi mondani cui la condizione femminile le espone nella vulgata femminista. Che è comunque tutta occidentale. Non va – non ha appeal, non funziona – nel matriarcato africano, né in quello indiano, dei Naira e altri gruppi. E anche nella poligamia india sudamericana.

Führerprinzip – È stato evocato in Germania per la “rottamazione” radicale che Angela Merkel ha fatto del suo partito, ultima arrivata, quindici anni fa. A cominciare dal suo padrino e mallevadore, Helmut Kohl. Tutti i maggiorenti della Cdu sono stati giubilati e sostituiti con più giovani di lei, preferibilmente senza titoli politici né bacini elettorali. È stata la dottrina in vigore in Germania con l’accesso di Hitler alla cancelleria ai primi del 1933, in base alla quale ogni organismo (istituzione, scuola, ente) deve avere un solo capo, con tutte le competenze e le responsabilità. In questo senso è più simile alla “rottamazione-con-governo” di Renzi, l’assunzione di tutti i poteri: ne è il congegno politico principale. Nei confronti dell’opinione e della società (imprese, sindacati, media) ma anche delle istituzioni : le assemblee elettive (consigli locali, Parlamento nazionale) la presidenza della Repubblica, il potere giudiziario.
Il Führerprinzip rimproverò nel 1978 Riccardo Lombardi, capofila della sinistra del aprtito Socialista, a Bettino Craxi neo-segretario dello stesso partito. Il cui apporci politico Renzi seguita con più arroganza, grazie anche alla maggiorazna relativa di cui gode il Pd, il suo partito. Ma portò Craxi alla rovina, e anche il suo partito, il Psi, alla scomparsa, dopo cento e passa anni.

Germania – L’equivoco con la Germania è che si presume romanizzata, mentre non lo è stata. Fino al IV secolo era romana un parte della Baviera e della Svevia – quella prospiciente il Reno, Treviri, Magonza, Bonn, Colonia, e niente più. I romani non si avventurarono nella Selva Ercinia, che copriva i tre quarti dell’attuale Germania – in essa, secondo Strabone”, si poteva “viaggiare per sessanta giorni di seguito” e non scoprirne i confini. E trascurarono i bacini fluviali del Nord, per approdare alla più fertile Inghilterra.

Lavoro – Comincia presto. È previsto dalla Bibbia, dall’ordinamento celeste, ed è al fondamento della Grecia. Esiodo con “Le opere e i giorni” ne dispone un ampio manuale. C’è già in Esiodo il lavoro artigianale salariato, con la specializzazione – in Omero Ulisse csi costruisce da sé la reggia e le navi.

Rivoluzione – È, tutto sommato, imprevedibile. In Russia, paese terragno, fu opera di marinai. E quando piove non si fa, neppure in Francia. Inoltre vuole stomaco forte. Sade, per dirne uno, ne fu sopraffatto, la rivoluzione l’eccitava fino a soffocarlo. O Pauliska. L’eroina delle Misantrofile dichiara in prima battuta: “Ho subito gli eventi di una rivoluzione di cui nessuno ha potuto calcolare le conseguenze e in cui tutto ha fatto difetto: la conoscenza del passato, le ipotesi sull’avvenire, la scienza degli uomini, la morale eterna”.
La rivoluzione può essere masochista: nella Comune Rimbaud sedicenne fece festa assoggettandosi a un’orgia di gruppo. Ma la violenza crea dipendenza. I professionisti ne conoscono l’economia, il criminale, lo sbirro: hanno il senso e il limite della violenza che vanno a commettere, graduata come una moneta. Chi invece la esercita per vizio, insonnia, o nobile causa, non si pone limiti. È il prezzo vero del patto col diavolo, l’impossibilità di scioglierlo. Non è cinismo, il martirio socialmente è costoso, mutare codice morale: eretici, apostati, ribelli, terroristi diventano fatalmente fascisti, o delatori. E allora cos’è?
È che troppo allegramente uno s’è creduto nel Quarantotto, con tanti gruppi quanti allora erano i club, Montanari, Vesuviane, Antonini, Artisti Drammatici, dove il cittadino Denier, “visto che le case sono ammassi di pietre, più o meno ben disposti”, abolisce l’affitto. O il cittadino Muré che libera l’ipocondria con l’aria compressa: “L’aria compressa porterà aria fresca nelle case e gli opifici, colerà il bronzo, polirà il rame, segherà la legna, luciderà gli stivali, rifarà i letti, molirà il caffè e spegnerà le candele: l’aria compressa ci farà per così dire padroni delle stagioni, dandoci a vo-lontà e gratis il calorico e il frigorifico!”
La rivoluzione è, storicamente, per due mesi utopia: si ride perché tutto è possibile, si balla e si fa l’amore, per questo si rompono i fanali. Poi, come dice Engels, “quando il 1789 arriva, il 1793 non tarda a succedergli”. A Mosca prima arrivò l’alcol: per due mesi l’ubriacatura si trasformò in assalto alle bottiglierie, le osterie, le cantine.

Roma  - L’antica Roma ebbe un secolo, dopo i Severi, di caos continuato. Compreso un mezzo secolo di militarismo, truce, perfido, di colonnelli, balcanici e asiatici, traditori, cattivissimi. Che un impero sia esistito e abbia avuto una continuità successivamente anche impegnativa, è il miracolo della legge romana.
La mostra romana che spiega il secolo, intitolata “L’età dell’angoscia”, si rifà agli studi di Eric Dodds, un irlandese.

Sorbona – Per secoli è stata, fino alla Rivoluzione del 1789, istituzione regolatrice e censoria, una sorta di Congregazione dell’Indice – ora della Fede: il tribunale degli scritti e delle idee. Sempre legata alla corte e al potere politico, a differenza delle altre istituzioni accademiche europee. Che in Italia hanno goduto sempre di totale autonomia. Mentre in Gran Bretagna e nell’Europa centrale, Germania compresa, dove erano legate alle autorità religiose, hanno beneficiato del pluralismo cristiano. Ha mantenuto i tratti censori anche dopo la rivoluzione dl 1789, benché sfidata da altre istituzioni  - il Collège de France, l’Institut d’Études Politiques, etc.

Uxoricidio - È nelle cronache per casi sempre più numerosi e crudeli di uxoricidio in senso proprio, di femminicidio. Ma nella storia è stato quasi sempre al contrario: re e eroi vengono sterminati dalle mogli, amanti, madri, sorelle.

astolfo@antiit.eu

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