È
rimasta senza parole la signora Pesc, Federica Mogherini, di fronte alla
prospettiva di una Libia governata dall’Is. Così come lo è rimasta nella guerra
in Ucraina. Tanto impegno di Renzi per quella poltrona a Bruxelles si dimostra
insensato. Se non per l’apparenza.
Altrettanto
insensato è dire, come fa Renzi, che l’Europa deve intervenire in Libia contro
l’Is al seguito dell’Italia. L’Europa che neanche per le diecine di migliaia di
clandestini imbarcati in Libia, o per prevenirne gli imbarchi, soccorre.
Il
fatto invece è grave: l’Europa non ha una politica estera e di difesa. Questo
non è un problema settoriale, come si tende a farlo passare, specialistico: ne
va dell’esistenza stessa dell’Europa, per il fatto demografico, e per quello
bellico in senso proprio, di guerre e regimi ostili ai suoi confini. In Ucraina
si è data, forse, una mossa. La Russia, il nemico,è pur sempre una potenza
continentale europea. Il Mediterraneo invece non lo considera affatto: è remoto
e forse inesistente. Si direbbe un voglia di cupio dissolvi, un desiderio inconscio di auto annientamento. Ma
stando ai fatti è piuttosto una divisione di destini: questa Europa ha di sé
una concezione molto ristretta.
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