È deflazione – l’economia mangia se stessa: mai i prezzi erano
scesi così tanto, come a dicembre (ma il trend è proseguito a gennaio), con l’eccezione
di un settembre 1959, a fine boom. Si attribuisce il calo dei prezzi al calo
petrolio, ma l’effetto in Italia è limitato si soli carburanti, la benzina e il
gasolio, e quindi contenuto (i prezzi dell’elettricità e del gas, purtroppo,
benché legati al petrolio e teoricamente in mercato libero, non scendono mai).
Non c’è cassonetto della spazzatura che non venga revisionato la mattina
presto dai rom e altri mendicanti.
Si vendono in farmacia le medicine
a basso prezzo senza scontrino – se le vendono le farmaciste, le dottoresse.
Sempre
medo edicolanti pagano i distributori.
Ventimila
milanesi in coda domenica ai musei, all’ingresso gratuito offerto dal
Ministero.
Duecentomila
persone a Roma mangiano una volta ogni due giorni, secondo le Acli. La cifra può essere approssimata per
eccesso, ma è vero che alla comunità di sant’Egidio a Trastevere stanno in coda
per un pasto persone di quartieri anche remoti, Magliana, Ostia, Torrevecchia,
Ottavia, italiani.
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