Un “Decameron” di morte e separazione.
Calligrafico, anche se con le facce sbagliate (televisive? imposte dalla
produzione). Fiabesco, come sempre con i Taviani. Giusto, non si può eccepire,
c’era la peste. Certamente originale, diverso – ma in quel senso lì, dei film
Rai.
Paolo e Vittorio Taviani, Maraviglioso Boccaccio
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