Di Girolamo e Lupi, non indagati, si dimettono
da ministri. Bastano le chiacchiere dei carabinieri. Quattro sottosegretari,
indagati, non si dimettono, e un quinto, condannato e perciò dimesso, è candidato
a presiedere la Campania. C’è differenza? Sì, i due sono ex berlusconiani, i
cinque sono democrat: l’opinione è divisa.
Perché la Roma gioca male? Perché l’allenatore
Garcia ha una storia d’amore. Peggio: ce l’ha con una giornalista. Non è
inventata:
È vero che Di Girolamo è sposata con un
democrat. Ma non faranno due pesi e due misure anche a casa?
Sono arrivati due giudici siciliani a capo
della Procura di Roma e subito è arrivata la mafia. Anzi, 68 mafie, di
calabresi, siciliani, napoletani e pugliesi. Sarà un caso?
Il sindaco Marino che si sbraccia per
“celebrare” il Giubileo: vuole fare il diavolo e l’acqua santa insieme. Diavolo
di un sindaco!
Si leggono i giornali, si guardano le tv, e
trabordano di Matteo Salvini, il capo della Lega. Uno, dicono, che non fa che
vincere. Cosa? Cos’ha vinto Salvini?
Ora fa di tutto per perdere l’unica regione che
ancora si poteva pensare leghista, il Veneto.
Muti ha spazio infine sul “Mattino”, dopo il lungo
esilio in patria, per un intervista. Il “Corriere della sera” rifà le bucce
al’intervista con ben due grossi calibri, Isotta e Cappelli. L’odio di Milano è
inestinguibile?
Allarme della “Frankfurter Allgemeine Zeitung”:
la Grecia ha le casse vuote, stipendi bloccati. Della “Faz”, il “Corriere della
sera” della Germania, il paese che impedisce al governo Tsipras di finanziarsi.
Furbo, no?
Gli stipendi greci non sono a rischio, ma lo spread sul debito greco – gli interessi
che Tsipras deve pagare - è balzato ancora. Poi, alla “Faz” e altrove, quando
si farà la Norimberga di questa crisi, diranno che loro non c’erano. E se
c’erano non sapevano.
La colpa della Grecia? È che il ministro
Varufakis, marxista e tutto, ha sposato un’artista fantasiosa, bella, e ricca.
Anzi, le colpe sono due: i due si sono sposati in seconde nozze. L’opinione
pubblica non perdona.
Da un improbabile corrispondente “Ardengo
Alebardi” Sergio Romano si fa spiegare nella sua rubrica al “Corriere della
sera” che la Salerno-Reggio Calabria è meglio abbandonarla o chiuderla. Senza
cattiveria, è da qualche tempo che l’ambasciatore è per il tanto peggio tanto
meglio: “Finis Italiae”, “Morire di democrazia”, “Il declino dell’impero
americano” sono le sue ultime fatiche.
Milano infetta, paese malato?
Orgia di santini per Ilda Boccassini dopo le
bocciature al processo Ruby. Senza dire mai che fu allontanata dalle procure di
Palermo e Caltanissetta come indesiderata. E che a Milano trovò comodo autospecializzarsi
contro Berlusconi. Con una serie di processi finiti nel nulla – l’unico andato
a buon fine è di De Pasquale.
Una buona sbirra, forse, ma giudice?
Boccassini è anche quella che scagionò Pacini
Battaglia, il regolatore della grandi tangenti del settore pubblico, bloccando
l’inchiesta toscana con un blitz in tandem con Francesco Greco. Di quale
loggia?
Di tutte le emergenze giudiziarie il
commissario alla Corruzione, il giudice Cantore, ritiene necessaria subito la
modifica della legge Severino sull’abuso d’ufficio. Per “liberare” le
candidature di De Luca alla Regione Campania e di De Magistris a Napoli.
Solidarietà etnica? Obbedienza di partito?
Non lo faranno santo subito, ma ministro sì.
Due pagine
del “Corriere della sera” domenica per Emmanuel Carrère, per dire che ha fatto
due ore d’intervista con Catherine Deneuve e non si sono detti nulla. Nient’altro.
Uno si stropiccia ancora gli occhi:
Dice: ma
c’è da lanciare il nuovo romanzo di Carrère, edito da Adelphi, cioè da Rcs, l’editrice
del “Corriere”. Ma così chi se lo
compra?
Non è che
il papa chiama il giubileo straordinario a Roma per aprire le porte della città
eterna all’Is? Le vie del Maligno sono infinite.
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