Succedono cose sinistre a sinistra, a Roma, nel silenzio. Il giudice Ielo con
i Carabinieri in Campidoglio per acquisire la delibera appena varata che (non)
privatizza gli immobili del Comune. È successo qualcosa? I Carabinieri
pubblicano delibere e verbali che rinnovano o aprono concessioni e appalti a
Buzzi in pochi secondi. Silenzio. Un anno e mezzo di appalti
al Comune di Roma, da quando c’è Marino, senza gara d’appalto. Ma non s’è
saputo. E il Pd romano commissariato,
lo sapevate? Che Buzzi fosse il rappresentante della Lega delle cooperative a
Roma sarà stato detto, ma è dimenticato. Quello che importa è che era in ditta
con Carminati, che è stato un brigatista nero.
Ora, le colpe saranno pure dei “neri”. Ma dei “rossi”? Di questi rossi: di Renzi, a cui Buzzi pagava
le cene elettorali, e Marino, di cui Buzzi finanziò la campagna elettorale e i
cui assessori si gestiva. Senza contare che Carminati è stato terrorista da
ragazzo, rimettendoci un occhio, senza colpa, ora è un ex carcerato, membro
della cooperativa di Buzzi. Che è un’istituzione sociale, voluta a sinistra, da
gente d’impegno, Di Liegro e Laura Ingrao, e anche benemerita, per il recupero
degli ex carcerati. Silenzio. Quando non si arriccia il naso: 29 giugno? ex
carcerati? che orrore!
Può anche darsi che Ielo sia un giudice nero. Tale veniva classificato a Milano,
quando era in pool coi neri dichiarati Davico, Di Pietro e De Pasquale. Ma il
suo capo Pignatone non presidiava la conferenza programmatica del Pd a Roma il
29 novembre – due giorno dopo i Carabinieri facevano scoppiare “Mafia Capitale”?
Silenzio. Un capo della Procura a un’assise di partito? Silenzio.
La casistica purtroppo è interminabile. Il Porcellum deriso dalla
Corte Costituzionale non era la legge elettorale toscana, che il Pd si è fatto
per governare la regione? Silenzio. L’Italicum che si vorrebbe scandaloso non
somiglia tanto alla legge elettorale umbra, che il Pd umbro si è fato per
governare in santa pace la regione? Silenzio.
Ora c’è questa storia del governo Monti che paga sull’unghia due miliardi e
mezzo a una banca d’affari come controassicurazione sullo spread a novembre del
2011. Una truffa. Di una banca di cui è stato consulente o direttore, o di una
analoga – sono vasi comunicanti. Come lo sono stati Draghi, Prodi e Enrico
Letta. Ne avete sentito parlare? E magari il governo Monti è stato fatto
apposta in fretta per sbrigare la pratica, Morgan Stanley ne aveva
bisogno per il bilancio 2011.
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