lunedì 13 aprile 2015

E se Renzi perdesse il Sud

Vince il candidato che prende più voti, senza ballottaggio, e questo salverà Renzi in Campania e Puglia, dove il fronte avverso è più diviso – e più severamente – del suo. Altrimenti nelle due regioni, da vincente alle Europee di un anno fa, Renzi si sarebbe ritrovato fra un mese e mezzo probabile perdente. Pur scontando la distribuzione a pioggia del “tesoretto” da un miliardo e mezzo: non tira buon vento per il presidente del consiglio al Sud. Anche per buoni motivi.
Non piacciono ai più, anche ai suoi elettori, i candidati che propone alla presidenza, Emiliano e De Luca. Ma soprattutto non piace il presidente del consiglio che ha tagliato o bloccato le opere pubbliche. E che ha messo in crisi la Campania, oltre alla Sicilia e alla Calabria, dimezzando il conferimento nazionale ai piani strutturali – dal 50 al 25 per cento del valore dei progetti. Un taglio aggravato dalla giustificazione, che si ritiene sprezzante e pretestuosa: i ritardi di queste regioni nell’esecuzione dei progetti. Ritardi che - quasi tutti - sono dovuti alla farraginosa legislazione nazionale.
Renzi non può che vincere, anche in Campania e Puglia, stante l’autoazzeramento delle opposizioni. Ma vincerà “in discesa”, come meno voti, molti di meno, delle elezioni precedenti. L’aria non è buona.

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