Una carrellata affascinante e
dettagliata sull’impatto di Machiavelli nella politica e la letteratura russa.
Specie del Settecento, quando risulta in dotazione a molte biblioteche di ricchi politici o letterati. Ma già,
forse, da Pietro il Grande, anche se leggeva poco, e fino a Puškin (che ne aveva una edizione completa in francese) e Tolstòj.
Machiavelli non c’è invece in
Dostoevski, che molto sembra mimarlo. Né in Lenin e in Stalin, due che pure
leggevano molto. Il machiavellismo fa a meno di Machiavelli.
Marco Caratozzolo, Lo sguardo russo sul Principe
di Machiavelli, “Quaderni di storia” n. 81, gennaio-giugno 2015, Dedalo, pp
9-72 € 16
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