Dodici
riforme in due anni, il governo deve fare per avere udienza all’Unione Europea.
Non sa nemmeno quali, né a che fine, ma deve promettere. Cioè sì, lo sa, per il
“fiscal compact”, che però è una fisarmonica, si apre e si chiude a caso. Cioè non
a caso, ma come dicono Angela Merkel e i suoi sedici satelliti, Spagna
compresa. La Finlandia per esempio o l’Estonia. Ma che saranno questa Finlandia
e questa Estonia da cui l’Italia dipende?
“Riforme”
è una parola. Vuota. Di cui la Germania s’è impadronita per non chiamare bastone
il bastone. E quand’anche avessero ragione loro, che le “riforme” non bastano
mai, che Europa è questa? Con la Gran Bretagna virtualmente fuori, e la Francia
succube. Per primo di due presidenze inette, Sarkozy e Holande. Al carro anch’essa
di Berlino, seppure non dichiarata. Alla Francia converrà pure fare la ruota di
scorta. Ha evitato così la sorte dell’Italia. Ma tutto questo a che fine?
La
famosa mozzarella della Baviera intanto conquista i supermercati. Si po’ vendere
mozzarella tedesca, in Italia, non surrettiziamente, con marchio (“le Vali della
Baviera). A 4,50 eur al kg.. Che è materialmente impossibile ma la mozzarella
tedesca fa il miracolo. Magari senza nemmeno pagare i funzionari europei della
concorrenza (hanno un direttore generale, un olandese, che di nome fa Italianer…),
l’obbedienza è un riflesso condizionato E non è possibile protestare. Non c’è
protezione dei marchi, doc, dop, etc., non di quelli italiani, per quante
proteste e procedimenti si aprano a Bruxelles. Con la danese Westhager ora come
il suo predecessore spagnolo Almunia: li sceglie Berlino, ben selezionati.
Perfino
i corrispondenti italiani, a Berlino e Bruxelles, sembra che li scelga Angela
Merkel Non capiscono niente, e non è possibile. Capiscono benissimo, fanno solo
finta – sono gli unici – che ci sia una Unione Europea.
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