martedì 7 aprile 2015

Lo scandalo Rai

I consiglieri d’amministrazione saranno revocabili dal governo in ogni momento. Mai il sottogoverno Rai era stato così esplicito come lo è nella riforma Renzi. Con l’esclusione di qualsiasi forma di privatizzazione, ossia di gestione responsabile: come proclamare la Rai un feudo e non un’azienda. Col beneplacito della stampa benpensante – ma farebbe scandalo ormai il contrario. Col silenzio-assenso dei giornalisti Rai e del sindacato.
Sarà una Rai a piè di lista, del Tesoro. Destinata quindi a un ridimensionamento feroce – non è più tempo di carrozzoni pubblici. Farà la mondovisione per il papa, e i soliti quindici muniti a tg per i politici. Surclassata dai privati. Già ora, nell’ora di maggiore ascolto, tra le 20,230 e le 21,30, Mediaset offre “Striscia la notizia”, una trasmissione contro gli abusi, le truffe, la corruzione, gli sperperi, in forma di satira del costume, Mentre la Rai si è ridotta a regalare cifre spropositate, in una trasmissione di nessun contenuto, per nessun motivo – a caso? Si è ridotta alla corruttela, all’incitamento al denaro facile.

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