A Woodcock sta antipatico il generale Adinolfi
della Guardia di Finanza. Ogni paio d’anni
lo fa dire un criminale dai suoi cronisti giudiziari, per un tre-quattro
giorni. Poi più niente.
Magari il generale sta antipatico all’ufficiale
della Finanza che muove Woodcock.
E poi, dice Gratteri al “Corriere della sera”,
un’intercettazione costa 3,5 euro a giornata. Niente. Ma per 250 milioni l’anno
fanno 72 milioni e mezzo di giornate ascoltate. Di che riempire molti giornali.
“Le intercettazioni sono la prova più evidente
del reato”, dice ancora Gratteri, “perché fornita dalla viva voce dei
protagonisti”. Il giudice Gratteri presiede
una Commissione per la Nuove Norme Antimafia, si capisce che si diverta.
Più che indignata, la senatrice 5 Stelle Taverna è delusa: “Pignatone per me è un’icona”. L’icona
la inquisisce per l’ostruzionismo al Senato. Pratica politica, senza dubbio, e
non penale. Ma la senatrice non denuncia Pignatone, è delusa: senza icone –
senza santi – i grillini sono smarriti.
A che pro la sfuriata di D’Alema contro le “intercettazioni”
calunniatorie? E chi glielo ha fatto fare? Ma si vede che giovano. Anche
Bertolaso dopo una sfuriata analoga uscì dalle inchieste, sia dei giudici che
delle loro antenne in redazione.
Nelle intercettazioni di Woodcock il sindaco di
Ischia dovrebbe raccomandare uno che si è “laureato carabiniere”. L’ordinanza
sintetizza un’intercettazione in cui un indagato dice all’altro che “un suo
amico che si è appena laureato carabiniere vuole andare ai servizi” - non al
gabinetto ma ai servizi segreti. Sintesi di carabinieri?
Mezza pagina per Landini in piazza sul “Sole 24
Ore”, con foto in prima, e un “Landini attacca Renzi”. Senza dire che in piazza
era solo, con Susanna Camusso, Bindi, Civati, Fassina, Pollastrini, e i
dirigenti ambulanti di Sel. Creazione del nemico? Ritualismo padroni-sindacati?
“La giustizia tardiva è sempre una giustizia
negata, come recita una massima della Corte suprema statunitense”, il professor
Ainis ricorda sul “Corriere della sera”. Ma né il professore né il giornale spendono
una parola sulla legge del “fine processo mai”. Sarà giusto che la giustizia
sia negata.
Commovente, eroica, la difesa che i giornalisti
hanno fatto a lungo di Lufthansa. Lubitz ha nascosto il certificato medico –
che il emdico ha comunicato anche all’azienda. Lubitz aveva appena saputo che
avrebbe perso al vista. La ragazza che lo dice un mitomane è a sua volta una
mitomane. Tutto pur di non dire che Lubitz si è fermato nelle scuole Lufthansa,
dove ha manifestato problemi psichici, e poi è stato assunto. E forse non hanno
nemmeno biglietti gratuiti dalla Lufthansa.
Come ha detto Spohr: Lufthansa ha i migliori
piloti al mondo, è la migliore linea aerea al mondo, etc. etc. Senza senso del ridicolo. In nessun
giornalista. Come se ci fosse una graduatoria dei piloti, o delle linee aeree.
C’è sempre una presunzione d’innocenza per i
potenti.
Venerdì Renzi vara la riforma della Rai. Sabato
il tg 1 parla dell’Airbus tedesco al diciassettesimo minuto. Prima dieci minuti
di “Foxy” Knox e Solletico, poi Landini (celando la piazza vuta), Renzi,
Salvini, Mattarella. Mancavano Grasso e Boldrini, ma c’era Romani. La Rai è irriformabile?
Indeformabile: di galoppini.
Ogni settimana un indirizzo scelto: piazza Navona,
il Pantheon, piazza del Popolo, Fontana di Trevi. Questa settimana è via
Veneto. Il capo dei vigili, un assessore, la presidente del primo municipio, e
il fotografo della “Dolce Vita” Barillari smantellano una terrazza abusiva, di caffè
o ristorante. Per lo squallore dell’azione esemplare, e la foto sul giornale.
Senza alcun senso della legalità - l’abusivismo si persegue, non si tollera.
Alla stazione di Via Veneto, il team degli
smantellatori evoca pure il Giubileo: dicono che lo fanno per il Giubileo. E la via Crucis no, siamo a Pasqua?
Valentina Nappi, infaticabile
pornoattrice, trova anche il tempo di redigere un blog su “Micromega”, “le idee
della sinistra”. Da dove scrive a Carlo Rovelli, e “in uno scenario politico quale quello contemporaneo, segnato dal
riemergere di movimenti demagogici in molti casi contraddistinti da un
comunitarismo identitario con tratti neo-premoderni e potenzialmente fascisti”,
lo invita al dialogo. Invita Rovelli come uomo di scienza. Di una scienza del porno?
Finisce in vacca Calciopoli, con alcuni
stritolamenti (Juventus, Moggi, Giraudo e un paio di arbitri) e nessun
colpevole. Moggi può dire: “Abbiamo scherzato per nove anni, il processo si è
risolto nel nulla, solo tante spese. È stato accertato che il campionato era
regolare, regolari i sorteggi, e le conversazioni con le schede estere non ci
sono state”. Nel nulla no: Narducci è Procuratore Capo, Beatrice in Cassazione,
un paio di giornalisti direttori, e il tenente colonnello generale.
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