giovedì 30 aprile 2015

Ombre - 265

Fra i grandi censori dell’Italicum, la legge elettorale che dà le candidature in mano ai capipartito, ci sono due deputati, Rosy Bindi e Alfredo D’Attorre, eletti in Calabria. Dei quali la Calabria non sa nulla, e loro stessi probabilmente non sanno dov’è la Calabria. Una volta che Rosy Bindi ci andò per la campagna elettorale, se ne fuggì lo stesso giorno spaesata.

Stimato pediatra di Genova si uccide per la vergogna, perché il figlio è stato carcerato a Monza con accuse infamanti e false. La moglie, che voleva suicidarsi anche lei ma non ce l’ha fatta, viene indagata dalla Procura di Genova per istigazione al suicidio. Una Procura che non ha nient’altro fare? A Genova? Utile taglio sarebbe alla spesa pubblica.

Nonché niente da fare, alla Procura di Genova non c’è il senso del ridicolo. Ma non ci vuole la laurea per fare il giudice? O i laureati ora sono stupidi?

Corrado Carnevale a Monza, Corrado Carnevali a suo tempo in Cassazione, il ciclo continua. Della giustizia in maschera.
Un nome che è un identikit, dunque. Non fosse per la “i” finale che di uno denota l’origine settentrionale - bolognese di fatto. L’altro ovviamente è meridionale – siciliano, che altro poteva essere? Nord e Sud uniti dunque, per una volta, nella lotta.

Fotomodellismo al “Corriere della sera”, con le bambine afghane: “Le nuove afghane con skateboard e casco sul velo”. Con foto di Jessica Fulford-Dobson, che dev’essere una perfezionista, oltre che patita di skateboard: le bimbe hanno tutto l’apparato regolamentare. Tutto lustro come nei film di guerra inglesi, quando se ne facevano. Con articolo osannante di Nadia Hashimi, bella americana di origini certo afghane: le donne a Kabul? libere e pugnaci.

Tre miliardi di perdite del Tesoro con le banche d’affari, che vuole che sia? “Appena il 3,5-3,7 per cento del costo complessivo “ del debito (circa 80 miliardi l’anno). Roba da non credere, ma la dirigente del Tesoro che dà questi numeri minimizza. E non c’è nessun giudice che indaghi sulla  rendita che paghiamo alle banche – tre miliardi l’anno fino al 2040. Chi al governo e alla Banca d’Italia ha voluto il salasso – ma i nomi si sanno: Monti, Passera, Grilli, Saccomanni, Draghi? Perché?

Una “villa da nababbi” è stata acquistata in Austria da un emissario della cosca Pesce di Rosarno, Claudio Lucia, con la carta di credito. Una American Express Centurion, rilasciata solo a “pochi clienti facoltosi al mondo”. La villa ora sequestrata è stata comprata sette anni fa. Poi dice che la mafia è inafferrabile  

È straordinaria, perfino incomprensibile, l’unanimità dei corrispondenti e commentatori italiani sulla vicenda greca. Contro la Grecia, che invece ha ragione: se l’Eurozona vuole un compromesso, come dice, perché alza sempre l’asticella? Il “partito tedesco”è così forte? Magari non paga nemmeno, è solo sudditanza psicologica.

“Risolveremo la questione greca”, promette Angela Merkel. Poi interviene Schaüble, oppure Draghi, oppure Juncker, e trova che la questione si risolverà sì, ma solo se la Grecia toglie il disturbo. Europeismo non è. Non è nemmeno arte di governo. È un gioco di speculazione?

Il consiglio comunale di Reggio Calabria, a maggioranza Pd, rende omaggio a Piero Battaglia, l’ultimo sindaco democristiano, dedicandogli la sala consiliare. Battaglia è morto una dozzina d’anni fa, dopo essersi fatto tredici anni di carcere, con imputazioni a catena, a mano che si dissolvevano. Per uno che non è stato riconosciuto colpevole di nulla non è male. Ma la dedica si è fatta senza nessuna autocritica.

Il consiglio e la giunta comunali in carica a Reggio Calabria sono l’esito di elezioni ravvicinate dopo il commissariamento del Comune per mafia. La giunta e il consiglio precedenti sono stati commissariati per mafia pochi mesi dopo aver vinto le elezioni dal governo Monti. Senza che poi nessuna imputazione fosse mossa, non specifica, non in sede giudiziaria. Erano di destra, questo sì.

Greta e Vanessa sì, Giovanni no. Non c’erano soldi per i riscatto? Sono andati tutti per Greta e Vanessa? È un questione di genere, prima le donne e i bambini? Di origini, sociali, etniche?

McKinsey prospetta tra sette anni una Cina affluente: tre quarti delle famiglie apparterrà alla classe media, con un reddito annuo tra i 10 e i 35 mila euro – che a parità di potere d’acquisto vale il doppio di quello europeo (il costo della vita è in Cina molto minore). È la vittoria del comunismo? In parte – la severità delle legge, la solidità istituzionale. Soprattutto è un miracolo del mercato: portare in meno di mezzo secolo – la globalizzazione si fa ascendere alle quattro modernizzazioni di Deng, primi anni 1980 – una popolazione grande due volte tutto l’Occidente, al livello dello stesso Occidente.

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