giovedì 9 aprile 2015

Quel padre è di tutti

Col revival che i devoti Canciani e Vito coltivano siamo alla preghiera mattutina di Simone – già compresa in “Attesa di Dio”, la raccolta degli scritti del 1942 attorno alla religione e alla tentazione del battesimo. La tarda fortuita “scoperta” del “Padre Nostro” fu una folgorazione per la filosofa, dopo la sconfitta e la persecuzione: “Mi sono imposta, come unica pratica, di recitare il Pater una volta ogni mattina”, ha scritto all’amico e guida spirituale padre Perrin, e qui lo commenta, passo per passo. Con acume e passione, tali da spiegare abbondantemente l’attrattiva che la preghiera stessa continua a esercitare – anche nelle contestabili traduzioni. Vigile, non da neofita entusiasta, avendo “scelto di vivere la fede rimanendo sulla soglia della Chiesa”, come scrivono i curatori. E tuttavia partecipe, come chi non credesse a tanta grazia ricevuta. E consolata, almeno in questo momento della mattina.
Inevitabile l’accostamento di questa lettura con la rilettura di Ida Magli, che in “Gesù di Nazareth” ne contesta l’autenticità cristiana e ne fa un’interpolazione: “Il «Padre nostro», considerato dai cristiani la preghiera per eccellenza proprio perché insegnato da Gesù, deve necessariamente essere stato interpolato o addirittura inventato dai discepoli”. Il motivo? “È in contraddizione, sia per la sua stessa esistenza come formula, che per i suoi contenuti, con tutto il pensiero e l’azione di Gesù, mentre risponde pienamente ai valori della cultura ebraica”. Di cui elenca, anch’essa punto per punto, le coordinate: “santificare il nome”, il messianismo persistente (“venga il tuo regno”), il “sia fatta la tua volontà”, il “così in cielo come in terra”, la questione del debito naturalmente, e il “non ci indurre in tentazione”. Tutte questioni che Simone Weil svolge al di là di ogni confessione, con argomenti che anche i non professanti intendono e “sentono” – forse l’antropologia ha bisogno di categorie, di fissare il mondo, sezionando (definendo) e quindi escludendo.
Simone Weil, Padre Nostro, Castelvecchi, pp. 40 € 7.50

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