“Macalli e Tavecchio sono due rincoglioniti. In
mano a Lotito, che li ricatta”. C’era
bisogno della Polizia di Stato,con complessi apparati di intercettazione e
trascrizione, per dire quello che tutti si dicono, ogni giorno, in ogni
crocchio. Cioè, si sono detti, per mesi, ormai si sono stufati. Quelli che
parlano di calcio naturalmente.
Di nuovo – ma è da mandato d’arresto? – c’è
solo l’uso improprio di “ricatto”: Macalli e Tavecchio li ha creati e li
comanda Lotito.
Di più degli inquirenti impressionano i giornalisti.
Che un giudice possa non sapere di Lotito e Tavecchio è possibile, tante cose
un giudice non sa. Ma un giornalista?
Si fa dire poi che il calcio minore è controllato
dalla ‘ndrangheta – con l’inevitabile commento di Gratteri. Ma tra i 130 indagati
e arrestati si trova un solo ‘ndranghetista, da alcuni anni in carcere.
Il commento è inevitabile anche di Renzi: non c’è
cronaca che se ne privi. Renzi non sa che dire e fa dire: “Nell’anno della
Juventus finalista di coppa dei Campioni, non facciamo figuracce”. Il culto
della personalità c’è, i giornalisti del Millennio ci sbavano sopra, ma perché
ci trattano così male?
Cioè: Renzi pazienza, ma fategli dire un cosa “intelligente”.
È come se con la serie minore del calco anche l’intelligenza scalasse – c’è un
Dio minore per il calcio minore?
Nessun commento:
Posta un commento