“La scelta si basa sull’equità non solo fra chi
ha di più e chi meno, ma anche tra chi ha avuto di più, e chi è chiamato a dare
di più ma avrà di meno”: Tito Boeri, presidente dell’Inps, sulla sentenza della
Consulta. Uno che viene dalla Bocconi. Che per anni,con la voce-info, ha dato
lezioni di chiarezza.
Il successo elettorale di Cameron è appropriato
dai giornali belli-e-buoni –corretti, europeisti eccetera. Un governo che i
disperati dei barconi vuole “semplicemente rimandarli in Africa”.
Anche la Germania celebra la liberazione quest’anno,
per i settant’anni. Non è mai troppo tardi.
La celebra anche con parole chiare, benché in
cerimonie svelte. E in luoghi fortemente caratterizzato, i campi di
concentramento: la cancelliera Merkel a Dachau (prigionieri politici), il presidente
Gauck a Bergen-Belsen (lavoro e sterminio). Due politici della Germania
comunista. Un pastore luterano e la figlia di un pastore.
L’acqua-bene-pubblico rincara del 10-25 per
cento. E le aziende pubbliche dell’acqua interrompono, anche se non si
potrebbe, le forniture ai morosi. In Toscana e in Emilia.
Si magnifica l’accordo europeo sugli immigrati mentre
la verità è che tre paesi, Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca, se ne sono chiamati
fuori. Otto lo boicotteranno: Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica
Ceca, Slovachia, Ungheria, Romania. E due chiudono le frontiere quando vogliono, Francia e Austria.
Raul Castro va dal papa e dice. “Con un papa
così potrei tornare cattolico”. Lusinghiero?
Chissà se il papa ha ricordato a Castro i
diritti politici e di libertà. L’America Latina è un mondo a parte.
L’arbitro fa vincere scandalosamente l’Inter a
Roma contro la Lazio. La “Gazzetta dello sport”, il giornale degli sportivi, e il
“Corriere della sera”, il giornale di Milano, fanno paginate sulla partita
dell’Inter senza cenno dell’arbitro. Giusto un equivoco: “La Lazio arrabbiata”.
Sarebbe un fatto di poco conto, se non fosse l’aggressione
cui sottostiamo da un quarto di secolo ormai: l’Italia? corrotta.
Il messaggio è sbirresco, spudorato: “Chi
accetta il 730 precompilato evita i controlli”. Meglio evitare i controlli, un
pelo si trova sempre, che portare in
deduzione le spese e le liberalità.
“Altro che social. Il vero obiettivo di
Zuckerberg è Google, il primato nella pubblicità”. Bella scoperta, il “CorrierEconomia”
ci arriva lunedì: Facebook non è una chat ma un campionario di marketing.
Si ascoltano i viaggiatori a Fiumicino il
giorno dopo l’incendio. I più sono smarriti: temono di non dire la cosa giusta
che le tv vogliono che dicano: ritardi, disorganizzazione, paure.
Fra i tanti “gufi” di partito Renzi mette
“quelli del 25 per cento, i vecchi leader
che stavano meglio quando si perdevano le elezioni”. È così, ma c’è anche un
ragione: con la sconfitta si cambiava gruppo dirigente. Ora Renzi si vuole
insostituibile.
Michela Marzano si dice profondamente, vastamente,
prolissamente delusa dal Pd in un ‘intervista con Vittorio Zincone. Ma il Pd di
prima, quando lei lo ha scelto per candidarsi, era meglio o peggio di questo?
Per candidarsi da indipendente naturalmente, la
filosofia non è democratica.
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