venerdì 15 maggio 2015

Ombre - 267

“La scelta si basa sull’equità non solo fra chi ha di più e chi meno, ma anche tra chi ha avuto di più, e chi è chiamato a dare di più ma avrà di meno”: Tito Boeri, presidente dell’Inps, sulla sentenza della Consulta. Uno che viene dalla Bocconi. Che per anni,con la voce-info, ha dato lezioni di chiarezza.

Il successo elettorale di Cameron è appropriato dai giornali belli-e-buoni –corretti, europeisti eccetera. Un governo che i disperati dei barconi vuole “semplicemente rimandarli in Africa”.

Anche la Germania celebra la liberazione quest’anno, per i settant’anni. Non è mai troppo tardi.
La celebra anche con parole chiare, benché in cerimonie svelte. E in luoghi fortemente caratterizzato, i campi di concentramento: la cancelliera Merkel a Dachau (prigionieri politici), il presidente Gauck a Bergen-Belsen (lavoro e sterminio). Due politici della Germania comunista. Un pastore luterano e la figlia di un pastore.   

L’acqua-bene-pubblico rincara del 10-25 per cento. E le aziende pubbliche dell’acqua interrompono, anche se non si potrebbe, le forniture ai morosi. In Toscana e in Emilia.

Si magnifica l’accordo europeo sugli immigrati mentre la verità è che tre paesi, Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca, se ne sono chiamati fuori. Otto lo boicotteranno: Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovachia, Ungheria, Romania. E due chiudono le frontiere quando vogliono, Francia e Austria.

Raul Castro va dal papa e dice. “Con un papa così potrei tornare cattolico”. Lusinghiero?
Chissà se il papa ha ricordato a Castro i diritti politici e di libertà. L’America Latina è un mondo a parte.

L’arbitro fa vincere scandalosamente l’Inter a Roma contro la Lazio. La “Gazzetta dello sport”, il giornale degli sportivi, e il “Corriere della sera”, il giornale di Milano, fanno paginate sulla partita dell’Inter senza cenno dell’arbitro. Giusto un equivoco: “La Lazio arrabbiata”.
Sarebbe un fatto di poco conto, se non fosse l’aggressione cui sottostiamo da un quarto di secolo ormai: l’Italia? corrotta.

Il messaggio è sbirresco, spudorato: “Chi accetta il 730 precompilato evita i controlli”. Meglio evitare i controlli, un pelo si trova sempre, che portare in  deduzione le spese e le liberalità.

“Altro che social. Il vero obiettivo di Zuckerberg è Google, il primato nella pubblicità”. Bella scoperta, il “CorrierEconomia” ci arriva lunedì: Facebook non è una chat ma un campionario di  marketing.

Si ascoltano i viaggiatori a Fiumicino il giorno dopo l’incendio. I più sono smarriti: temono di non dire la cosa giusta che le tv vogliono che dicano: ritardi, disorganizzazione, paure.

Fra i tanti “gufi” di partito Renzi mette “quelli del 25 per  cento, i vecchi leader che stavano meglio quando si perdevano le elezioni”. È così, ma c’è anche un ragione: con la sconfitta si cambiava gruppo dirigente. Ora Renzi si vuole insostituibile.

Michela Marzano si dice profondamente, vastamente, prolissamente delusa dal Pd in un ‘intervista con Vittorio Zincone. Ma il Pd di prima, quando lei lo ha scelto per candidarsi, era meglio o peggio di questo?
Per candidarsi da indipendente naturalmente, la filosofia non è democratica.

Mattarella diligente ha firmato l’Italicum. Lui che dieci anni fa tuonava contro una legge elettorale, il “Porcellum”, contro cui c’erano stati anche allora ostruzionismo e aventinismo. Non è costituzionale, diceva, una legge che si vota in assenza dell’opposizione, e contro di essa. Ora sì?

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