venerdì 15 maggio 2015

Il femminicidio di Carmen

Il delitto passionale ora femminicidio. Sulla traccia della novella di Mérimée più che dell’opera di Bizet (Meilhac-Halévy). Trasportato a Napoli.
È scontato, Napoli è spagnola, etc.,  ma non persuade. Forse perché Napoli e la sceneggiata stancano. Oppure ha ragione Nietzsche, che Carmen è francese. Più probabilmente per la nostalgia dei caratteri forti che muove il remake, una sorta di neo Ottocento.
Iaia Forte anima però Carmen, malgrado tutto – l’attore in teatro può più del regista. E l’orchestra di Piazza Vittorio da sola vale lo spettacolo, per ritmi, sonorità, presenza scenica.
È lo spettacolo in stagione che ha fatto l’esaurito in tutti i teatri: il femminicidio attira – riprovazione o vendetta?
Mario Martone-Enzo Moscato, Carmen

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