Un discorso
a parte necessita in Italia il partito filotedesco. Giornalistico soprattutto,
ma anche di affari e, stranamente, politico. Quello giornalistico, di inviati, corrispondenti,
commentatori, salta agli occhi perché più tedeschizzante della stampa tedesca,
la quale è invece aperta, e anche critica e autocritica. Più consistente è
quello politico, effetto di politiche inadeguate e suicide. Monti e il suo
governo non sono isolati. C’è molto patriottismo tedesco al ministero degli Esteri,
incapace di una sia pur minima protezione degli interessi italiani in Europa, al
Tesoro, e in Banca d’Italia.
Due pesi,ma è meglio non dirlo
La Banca
d’Italia lo è in modo peculiare. Avendo conoscenza diretta dei fatti, nei consessi
monetari dall Bce in giù, la Banca d’Italia è molto critica del modo come la Bundesbank
e la Bce hanno nella prima fase della crisi (2007-2009) salvato le banche
tedesche (con la Francia e il Benelux) con “almeno” 600 miliardi di fondi
europei, per poi imporre la lesina sul debito. Ma si fa una virtù di non dirlo.
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