giovedì 4 giugno 2015

La fine di Parigi

La crisi greca si risolve anche perché Tsipras ha sfidato Merkel e la “Germania”, i vari Draghi, Lagarde e Juncker. I piccoli, diceva Hobbes, hanno sempre il potere di nuocere, e la Grecia che non paga fa più danni alle banche che alla Grecia stessa, che ormai è all’osso.
È il modo di essere dell’Unione europea. Per la Germania unita che è un’altra rispetto a quella di Bonn, senza più i russi in casa. E per l’eclisse di Parigi. Che si può imputare a due presidenti specialmente imbelli, Sarkozy e Hollande. Che tuttavia sono stati e sono tuttora la Francia, non ce n’è altra.
Merkel è andata in Francia, in Normandia prima e poi a Cannes, per imporre la crisi europea di cui ha fatto le spese l’Italia. Con l’assenso pieno di Sarkozy. Di cui i giornali francesi scrissero che la Merkel rideva in privato. L’insignificanza di Hollande è cronaca, sulla Grecia come sugli immigrati, la Libia, l’Is – un piccolo, inutile, yesman, anche somaticamente, su ogni questione emergente. .
L’Europa è a Berlino, e di questo bisogna tenere conto.

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