Una
brutta crisi con una brutta lezione: l’Europa è stata abbandonata alla
Germania, e la Germania ha fatto di tutto il peggio. Al solo scopo di
avvantaggiarsene in proprio.
La
Germania vuole la Grecia salva dopo sei anni di persecuzioni e di lutti. Della
Grecia avendo fatto uno scoglio, su cui portare – letteralmente portare – al
naufragio mezza Europa, l’Italia per prima. È il modo di essere di Angela Merkel
e dei suoi governi, alternatamente di sinistra e di destra. È anche il modo di
essere della Germania, ma questo lo sostiene Merkel: l’opinione in Germania è
meno compattamente merkeliana di come si fa presentare.
È
sicuramente il modo di essere dell’Europa, Italia compresa per la sua
inettitudine.
Storicizzando,
la Germania non è più quella divisa, e nel bisogno, è una potenza continentale,
che guarda a se stessa. Non da ora, ma nella crisi a maggior ragione. L’Europa
non è una famiglia come vuole la melensa vulgata. O allora una di fratelli
coltelli.
Si
guarda all’Europa, i media la presentano, come un consesso fraterno, di
famiglie unite, mentre sono famiglie composite e disunite. È anche giusto che
sia così, è solo stupido pensare altrimenti. Gli errori si riconoscono e si correggono,
ma non ci sono scuse da presentare, perdoni da professare e meritare. Gli
interessi degli uni e degli altri si soppesano e si valutano. Si dovrebbe, ma
alcuni non lo fanno.
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