Un’altra
cosa che tutti sanno ma solo il papa dice è che il “mercato” non si è riformato
dopo la crisi, per quanto grave, che esso - cioè le banche – ha provocato. Al §
IV del cap. V, “Politica ed economia in dialogo per la pienezza umana”, avviandosi
a concludere la sua summa della questione “ecologica”, della sopravvivenza dell’ambiente
e dell’umanità, il papa dice: “Il
salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla
popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema,
riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo
generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura. La crisi
finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova economia più
attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività
finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma non c’è stata una
reazione che abbia portato a ripensare i criteri obsoleti che continuano a
governare il mondo”.
La riforma era stata affidata al Financial Stability
Forum, un organismo delle stesse banche, presieduto da Mario Draghi. Che si è adoperato
per non decidere nulla. Dopodiché è stato assunto al vertice della Banca
centrale europea. Dove per prima cosa ha salvato definitivamente – ma sono
senza fondo – le banche tedesche. Mentre agita e sovverte il resto delle banche e le finanze pubbliche.
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