Si
respira con Renzi a Bruxelles in pieno la vecchia Dc: la Ue remota, da cui
volentieri si scappava per tornare a Roma per un sottosegretariato. Di quando il viaggio a Bruxelles era
una seccatura, poiché costringeva a portarsi dietro telex e telefoni per continuare
a regolare i vecchi conti: mai un dossier aperto o discusso, una posizione
politica italiana, un negoziato. I vecchi
Dc dicevano sì a qualunque cosa, purché finisse presto – l’immagine ritorna
prepotente quando si vede Alfano che va a Bruxelles per (non) trattare la questione
degli immigrati, che pure è tragica..
La Dc
aveva anche solidi agganci e decise posizioni in politica estera, ma solo in
riguardo al Pci. Quindi all’Urss e alla guerra fredda. Le contese in materia di
Fanfani, Moro e Andreotti, anche attraverso Washington e perfino attraverso
Mosca (nel 1971 Fanfani andò a cercarvi la candidatura alla presidenza della
Repubblica), furono aspre. Ma sull’Europa zero, solo un compito in classe,
noioso. De Gasperi? Lavorò con Schuman e Adenauer per l’Europa, ma sempre in
funzione anti-Pci, e comunque morì prima.
Renzi
non ha più il Pci, e non si occupa quindi di niente. Dice che ogni paio di
giorni va a Bruxelles e dobbiamo credergli, ma potrebbe risparmiarsi il
viaggio, nessuno se ne accorgerebbe. Anzi: quell’immagine di ragazzotto tutto twitter
alla playstation è particolarmente stridente.
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