È la Corea, di nuovo, manca solo a Conte
l’acqua benedetta. Un arbitro che in cinque minuti dà un rigore che non c’è
alla Croazia, annulla un gol valido all’Italia, e avalla un gol in fuori gioco
della Croazia è al di sopra di ogni sospetto. Trattandosi di un inglese, e non la
prima volta, altri ne abbiamo visto in Champions League e ai Mondiali, di sicuro gioca l’invidia
inglese per l’Italia - incancellabuile Aston di Italia-Cile 1962, che consentì tutto ai cileni di casa,. compreso fratturare il naso a Maschio, il centravanti italiano, mentre espelleva i due italiani cardini della difesa, naturalmente non pagato (poco). Ma questo che gioco è? Sicuramente non è calcio.
Questo avviene oggi perché l’Italia è di Tavecchio.
Forse non cattivo, certamente incapace. Col Conte che forse non ha capito in
che mani si è messo. Oppure l’ha capito. In fondo Conte, prima che della
Juventus, era l’allenatore del Siena. E per non far giocare gli juventini,
esuma Astori, che non gioca nella sua squadra. Facendo vedere a un certo punto
anche Ranocchia, artefice di almeno la metà del disastro Inter quest’anno, la
sua squadra.
Ma forse c’è di più. Quando si pensa che agli
arbitri internazionali ci pensa Collina, la questione si complica ancora.
Tavecchio è l’uomo di Berlusconi e Galliani, Collina pure. E allora? L’arbitro inglese non fa
che applicare il raffinato repertorio truffaldino di Collina. Subito un paio di
ammonizioni all’Italia per bloccarne gli ardori. per terrorizzare il perdente.
Gioco fermo sulle sceneggiate croate per bloccarle ripartenze dell’Italia,
senza mai un’ammonizione per simulazione, gioco attivo quando l’Italia si ferma
per protestare. Ma anche, perché no, rigori dati e gol annullati a capriccio,
di forza, tanto non ci sono sanzioni ma premi – Atkinson arbitrerà gli Europei
e forse i Mondiali, Collina è di parola.
Peggio di tutti fa la Rai. Che non difende la
sua audience, in una delle poche
partite che riesce ancora a gestire. Al contrario, la subissa di commenti
presunti tecnici, al di sopra della mischia, lo sporti si vuole al di sopra
della mischia, intercalati da incitamenti alla Croazia. Lo sdegno concentrando sulla
svastika in campo, di cui la Croazia è vittima.
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