La chiamarono così, in greco, come per dire Bellavista, un Belvedere, gli asiatici che già allora, un migliaio di
anni prima di Cristo?, si accatastavano sul mare Mediterraneo. E gli
africani che accorrevano dall’Africa, via Egitto e Creta, la Lampedusa dell’epoca..
Alfano
che scende a Bruxelles in vestito di sartoria e affronta a muso duro l’Europa
è, si sa, una sceneggiata e uno scherzo. Ma il ministro dell’Interno non è il
solo, tutto ormai in Italia è Europa: l’Europa fa, l’Europa dice, l’Europa
stabilisce, l’Europa minaccia, l’Europa concede.
Si ipostatizza
una “Europa” che non c’è. L’Europa è stata l’intesa politica sessanta-settantanni
fa tra Germania, Francia e Italia nel mezzo della guerra freda. È stata poi
quella comunitaria, del libero scambio. E poi? Avrebbe dovuto essere quella dell’euro
dieci anni fa, della moneta unica. Ma intanto la Germania cambiava pelle e
politica: non aveva più bisogno dell’Europa e volentieri si è rimodellata sulla
nuova-vechia, vecchissima, idea dell’unione come egemonia, delle zone d’influenza,
delle vocazioni ristrette, produttive, politiche. Per cui l’euro ha fatto più
danni, per l’Italia incalcolabili, che benefici - con benefici della stessa ampiezza per la Germania e gli accoliti. Per il resto
è un’Europa non asettica, come si presume, illuminata, dirigista: la sua
burocrazia non è super partes ma obbedisce al blocco dominante, che si tratti
del salvataggio delle banche, o della tracciabilità dei fichi secchi (sì, l’importatore
è tedesco e quindi deve poterli importare liberamente dalla Turchia, perché
dovrebbe dichiararli).
Il tutto
senza colpa della Germania, che ha occupato una terra nullius. L’Italia in particolare,
dove più che altrove l’Europa di Alfano è sui giornali, se non sulle bocche, se
ne serve come di un paravento per la sua superficialità, quando non è
incapacità In effetti “l’Europa ha detto”, “l’Europa ha fatto”, “l’Europa ha
deciso”, leggendo i giornali anche in altre lingue, è solo fraseologia italiana.
All’italiano della strada non sembra, ma ai giornalisti sì, specie se ex
comunisti, vecchi avversatori dell’Europa. E dunque è così, anche se non è
vero. Il cittadino francese, o tedesco, non si dice la stessa cosa. Nemmeno l’inglese,
che pure non sopporta l’Europa, e quindi è portato ad addebitarle il peggio.
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