Grande delusione alle elezioi perché a Arezzo, la sua città, Boschi non ha vinto, il candidato Pd. Boschi che già si fantasticava prima presidente del consiglio donna, etc. Ma perché non avrebbe vnto? Ha vinto il candidato di Verdini, e dunque? Boschi Verdini pari sono, che differenza c'è - il Genere (sesso) non fa più differenza.
il candidato di L’economista Giavazzi volentieri vedrebbe la Grecia fuori della Ue. Ma ha un dubbio: “La vera domanda è quanto ci interessa mantenere in Europa non tanto il museo della nostra civiltà, quanto soprattutto la delicata cerniera geopolitica fra Europa e paesi islamici, in primis la Turchia”.
il candidato di L’economista Giavazzi volentieri vedrebbe la Grecia fuori della Ue. Ma ha un dubbio: “La vera domanda è quanto ci interessa mantenere in Europa non tanto il museo della nostra civiltà, quanto soprattutto la delicata cerniera geopolitica fra Europa e paesi islamici, in primis la Turchia”.
Dio ne liberi? Ci interessa è la parola
giusta - è l’Europa. Ma la Grecia ponte alla Turchia?
160 bergamaschi sono sulla “Gazzetta
dello Sport” perché tifano Barcelona, e sabato saranno a Berlino o a Barcellona
a festeggiare. Non per odio contro la Juventus, per amore del Barcellona: sono
i membri di due circoli, orgogliosamente ribattezzati peynas, catalani. “Siamo la regione più catalana d’Italia”, vantano
orgogliosi. Tanto da rendere la Catalogna e il Barcellona antipatici.
Jovanotti ospite d’onore all’Ateneo fiorentino,
spiega agli studenti che lavorare gratis fa bene. Ateneo fiorentino? Gli
studenti erano entusiasti.
Lo stesso Jovanotti ha spiegato ai giovani
dell’Ateneo fiorentino che la politica “non conta niente”. Tutto pur di non
dire che il sovetismo ha fatto il suo tempo: i resti del Pci non finiscono di
avvelenare l’Italia.
Non si ha idea dai media del panico in
cui le Regionali hanno precipitato il Pd. In ogni città, in ogni paese è una
corsa a smarcarsi: sindaci contro vice-sindaci, e viceversa, assessori che
tornano di corsa alle professioni, segretari di sezione contro candidati
consiglieri regionali, candidati contro segretari. È un partito di vincenti?
Vergaio. Il paese di Benigni e di Berlinguer
santo, ha votato Lega.
Fischia il vento, infuria la bufera,
urge cambiar bandiera.
Rafaella Paita, che ha perso in Liguria contro
Toti, si porta vincente da Floris: “Toti ha un solo consigliere di maggioranza,
gli renderemo la vita difficile”. Ed è certa che presto si rivoterà. Per la
governabilità?
Visco, governatore della Banca d’Italia:
“L’eccesso di deregulation
finanziaria è una della ragioni della recessione”. Si sapeva, ma non doveva
occuparsene Draghi, da capo del Financial Stability Forum? Che non ha fatto
nulla, cioè ha fato che non si facesse nulla. Anche da presidente della Bce,
che tanta speculazione ha favorito, a spese dell’Italia e della Grecia.
Draghi è un uomo delle banche, della derelation finanziaria, ma non si dice.
Non si può dire?
Travaglio
e Cofferati non fanno in tempo a finire la frase contro Renzi che un applauso
li copre nello studio di Floris martedì. E poi al comizio senza interruzioni di
Salvini. La regia è inflessibile, un applauso ogni dieci secondi, l’ascolto una
tortura. Ma non si deve pensarne male: il pubblico, sempre “molto bello”, per
una volta si è guadagnati i 50 euro di paghetta.
La
7 cavalca Salvini? E a che pro, la Lega non fa audience. E poi, Floris non è un progressista, e anzi uno del Pd?
No, è il giornalismo investigativo all’italiana, furbo, furbissimo.
Perdono
due milioni di voti – l’uno – Renzi, Berlusconi e Grillo. Solo Salvini li
aumenta, di una quarto di milione. Con la campagna elettorale del bulldozer nei
campi rom. Che segno dare alle elezioni?
Nel
centenario della guerra con un milione e mezzo di morti per liberarne i
confini, il Veneto vota 7-3 per la Lega.
I
candidati democrat alle Regionali sono tutti – erano – contro Renzi alle
primarie, quando votarono Bersani.
È
da ridere Berlusconi che sbaglia comizio nella “sua” Segrate, e va a
patrocinare il candidato sindaco del Pd?
Sì, ma non è una gag del produttore emerito di “Drive In”: è la sindrome del
capo sono io e faccio tutto io,i tanti attendenti che lo servono non vedono e
non capiscono nulla.
Firenze
si allarga l’aeroporto a Peretola. Deridendo ogni obiezione, compresa la
limitrofa università. Un aeroporto che sarà per necessità asfittico, serve giusto
a portare i charter del turismo dei pensionati a basso prezzo.
Peretola
era un aeroporto militare: si chiudeva il traffico sulla statale quando
scendeva o decollava un aereo.
Firenze,
una capitale della cultura, che confina l’università all’estrema periferia, tra
autostrada e aeroporto, per fare largo in città ai turisti, cioè ai paninari.
La cultura ha cambiato segno
Nove
miliardi di abbonamenti ai telefoni cellulari nel mondo, per una popolazione di
sette miliardi. Due ogni persona adulta,
ricchi e e poveri uniti nella lotta. Never
had it so good, come in questa epoca di crisi – la crisi è dell’Europa, che
non sa vivere la globalizzazione.
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