Subito simpatici monumenti, nelle tv e i giornali britannici, ai
morti nella strage di Sousse. Che non risolvono, ma aiutano il morale, dei
congiunti e della nazionale. Dei morti italiani al Bardo giusto i nomi, con un
po’ di biasimo perché da pensionati andavano in vacanza. C’è chi si vuole bene
e chi no.
Il motivo per cui la Grecia deve fallire è venuto in chiaro: il
governo Tsipras, di sinistra, non deve averla vinta. Ma un Grillo o un Salvini
solo un po’ meno truculento vincerebbe 6-4 dopo il Grexit.
Questo per la verità lo sanno tutti, compreso Dijsselbloem,
volenteroso boia gentile. Solo in Italia non si dice: per far saltare l’odiato
Renzi?
Padoan: “Possibili tensioni sui titoli ma nessun contagio”.
Semplice, la peste è di Atene.
Le tensioni sui titoli di Padoan significheranno almeno dieci
miliardi di interessi in più in due anni. Bruscolini, Padoan è un signore.
In questi giorni la Commissione di Bruxelles è indaffarata
non da quello che si penserebbe ma dalle
resistenze italiane ai formaggi col latte in polvere. Perché le industrie
bavaresi di Schaüble che lo producono vogliono arricchirsi anche con le mozzarelle.
Che siano italiane, beninteso, ma Averci imposto il latte trattato in Baviera
non gli basta più: i formaggi siano pure italiani, dato che non si riesce a
smantellarne il nome, ma il business sia tedesco.
Come per tutte le altre richieste ultimative di questo genere la
Germania, cioè no, la Commissione di Bruxelles, si associa un paese dell’Est –
per il latte in polvere la Polonia (che non lo produce). Il Muro ci ha
rovinati?
Gianni Bisiach ricorda un invito a cena con l’allora presidente
della Repubblica Pertini dal dottor Alfredo Monaco, che aveva liberato Pertini da
Regina Coeli durante l’occupazione: “Sandro era arrivato con la macchina del
Quirinale, la moglie invece in taxi”. Pertini conosceva la “macchina dello Stato”,
cioè il ricatto.
Antonio Ferrari ricorda che a Padova, al bar del Plaza, dov’erano cronisti che avevano seguito il funerale di
Berlinguer, si presentò” “una bella e giovanissima donna con un abito nero
cortissimo, ben sopra il ginocchio, ma con il cappellino e la veletta”, che
“con voce suadente” si proclamò “la sua amante”. Perché “ma”? Una vedova va in
veletta.
Ferrari ricorda di aver compreso “con fulminea intuizione”, una
“tipica manovra dei nostri servizi segreti”. Poi dice che i giornalisti
raccontano balle. Un starlette in
cerca di notorietà no, i servizi segreti deficienti sì.
Sullo stesso giornale di Ferrari, “Sette”, alla pagina seguente,
D’Orrico ha “un lettore un po’ speciale”, Gianni Magri, il quale invece opina
un messaggio cifrato sullo stesso settimanale nella stessa rubrica: il numero e
la data in calce alla pagina di un certo numero di “Sette” erano
sbagliati. Ma tali da dare, cambiando solo
un paio di cifre, la somma di 77. Sul serio.
Il bugiardino dell’Aulin, sei cartelle piene, 12 mila caratteri,
limita l’uso dell’antinfammatorio a tre parole, “per sospensione orale”. Sospensione?
Orale? Perché obbligare le case farmaceutiche a scrivere tanto e non dire
nulla?
È l’Europa che ce lo impone?
Dal primo agosto 800 euro, forse, un po’ meno, lordi, di arretrati
ai pensionati fino a 1.500 euro. Riprende il tormentone, quando Renzi dice una
cosa il Grande Fratello impazzisce. Anzi, “gli assegni saranno pagati anche
agli eredi”. Con l’asse ereditario, certo, senza senso del ridicolo.
Il Tribunale di Napoli dopo il Tar rimette il giudice De Magistris
al Comune di Napoli con pieni poteri, malgrado un rinvio a giudizio. La legge
Severino non si applica ai giudici. La legge non si applica ai giudici dabbene,
tanto più se napoletani.
Al presidente della Regione De Luca invece si applicherà, è
scommessa facile.
Paginate contro Vittorio Pisani quattro anni fa, il capo della
Mobile a Napoli, accusato di intrallazzi coi camorristi, che era il solo a
mettere dentro, e così allontanato da Napoli. Per Pisani assolto
definitivamente solo poche righe, in cronaca locale.
I giudici che hanno allontanato Pisani da Napoli, Sergio Amato e
Enrica Parascandolo, e il comando della Dia che ha creato le prove contro
Pisani invece hanno fatto carriera. Com’è giusto, si sono mossi nel giusto. Anche
la camorra sta tranquilla - tutti hanno capito, non solo questo sito:
Joschka
Fischer, ministro degli Esteri tedesco nei governi socialdemocratici-verdi dal
1998 al 2005, spiega ad Alessandro Cavalli, sulla rivista “Il Mulino”, che
l’Europa non funziona per colpa di Berlusconi. Per Europa Fischer intende
l’asse Francia-Germania. I cui turbamenti, dice, l’Italia tradizionalmente aveva il compito di smussare.
Mah!
Tutti a fare monumenti a Berlusconi, e all’Italia – a quelli che non contano..
Come
mai lui sia straniero in patria Fischer non se lo chiede. Rottamato brutalmente
insieme ai cinque sesti dei politici tedeschi – di superstiti c’è anzi il solo
Schaüble, col compito di fare l’impertinente. Questi tedeschi non sanno mai
nulla.
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