domenica 28 giugno 2015

Ombre - 273

Subito simpatici monumenti, nelle tv e i giornali britannici, ai morti nella strage di Sousse. Che non risolvono, ma aiutano il morale, dei congiunti e della nazionale. Dei morti italiani al Bardo giusto i nomi, con un po’ di biasimo perché da pensionati andavano in vacanza. C’è chi si vuole bene e chi no.

Il motivo per cui la Grecia deve fallire è venuto in chiaro: il governo Tsipras, di sinistra, non deve averla vinta. Ma un Grillo o un Salvini solo un po’ meno truculento vincerebbe 6-4 dopo il Grexit.

Questo per la verità lo sanno tutti, compreso Dijsselbloem, volenteroso boia gentile. Solo in Italia non si dice: per far saltare l’odiato Renzi?

Padoan: “Possibili tensioni sui titoli ma nessun contagio”. Semplice, la peste è di Atene.
Le tensioni sui titoli di Padoan significheranno almeno dieci miliardi di interessi in più in due anni. Bruscolini, Padoan è un signore.  

In questi giorni la Commissione di Bruxelles è indaffarata non  da quello che si penserebbe ma dalle resistenze italiane ai formaggi col latte in polvere. Perché le industrie bavaresi di Schaüble che lo producono vogliono arricchirsi anche con le mozzarelle. Che siano italiane, beninteso, ma Averci imposto il latte trattato in Baviera non gli basta più: i formaggi siano pure italiani, dato che non si riesce a smantellarne il nome, ma il business sia tedesco.

Come per tutte le altre richieste ultimative di questo genere la Germania, cioè no, la Commissione di Bruxelles, si associa un paese dell’Est – per il latte in polvere la Polonia (che non lo produce). Il Muro ci ha rovinati?


Gianni Bisiach ricorda un invito a cena con l’allora presidente della Repubblica Pertini dal dottor  Alfredo Monaco, che aveva liberato Pertini da Regina Coeli durante l’occupazione: “Sandro era arrivato con la macchina del Quirinale, la moglie invece in taxi”. Pertini conosceva la “macchina dello Stato”, cioè il ricatto.

Antonio Ferrari ricorda che a Padova, al bar del Plaza, dov’erano  cronisti che avevano seguito il funerale di Berlinguer, si presentò” “una bella e giovanissima donna con un abito nero cortissimo, ben sopra il ginocchio, ma con il cappellino e la veletta”, che “con voce suadente” si proclamò “la sua amante”. Perché “ma”? Una vedova va in veletta.

Ferrari ricorda di aver compreso “con fulminea intuizione”, una “tipica manovra dei nostri servizi segreti”. Poi dice che i giornalisti raccontano balle. Un starlette in cerca di notorietà no, i servizi segreti deficienti sì.

Sullo stesso giornale di Ferrari, “Sette”, alla pagina seguente, D’Orrico ha “un lettore un po’ speciale”, Gianni Magri, il quale invece opina un messaggio cifrato sullo stesso settimanale nella stessa rubrica: il numero e la data in calce alla pagina di un certo numero di “Sette” erano sbagliati.  Ma tali da dare, cambiando solo un paio di cifre, la somma di 77. Sul serio.

Il bugiardino dell’Aulin, sei cartelle piene, 12 mila caratteri, limita l’uso dell’antinfammatorio a tre parole, “per sospensione orale”. Sospensione? Orale? Perché obbligare le case farmaceutiche a scrivere tanto e non dire nulla?
È l’Europa che ce lo impone?

Dal primo agosto 800 euro, forse, un po’ meno, lordi, di arretrati ai pensionati fino a 1.500 euro. Riprende il tormentone, quando Renzi dice una cosa il Grande Fratello impazzisce. Anzi, “gli assegni saranno pagati anche agli eredi”. Con l’asse ereditario, certo, senza senso del ridicolo.

Il Tribunale di Napoli dopo il Tar rimette il giudice De Magistris al Comune di Napoli con pieni poteri, malgrado un rinvio a giudizio. La legge Severino non si applica ai giudici. La legge non si applica ai giudici dabbene, tanto più se napoletani.
Al presidente della Regione De Luca invece si applicherà, è scommessa facile.

Paginate contro Vittorio Pisani quattro anni fa, il capo della Mobile a Napoli, accusato di intrallazzi coi camorristi, che era il solo a mettere dentro, e così allontanato da Napoli. Per Pisani assolto definitivamente solo poche righe, in cronaca locale.

I giudici che hanno allontanato Pisani da Napoli, Sergio Amato e Enrica Parascandolo, e il comando della Dia che ha creato le prove contro Pisani invece hanno fatto carriera. Com’è giusto, si sono mossi nel giusto. Anche la camorra sta tranquilla - tutti hanno capito, non solo questo sito:

Joschka Fischer, ministro degli Esteri tedesco nei governi socialdemocratici-verdi dal 1998 al 2005, spiega ad Alessandro Cavalli, sulla rivista “Il Mulino”, che l’Europa non funziona per colpa di Berlusconi. Per Europa Fischer intende l’asse Francia-Germania. I cui turbamenti, dice, l’Italia tradizionalmente  aveva il compito di smussare.
Mah! Tutti a fare monumenti a Berlusconi, e all’Italia – a quelli che non contano..

Come mai lui sia straniero in patria Fischer non se lo chiede. Rottamato brutalmente insieme ai cinque sesti dei politici tedeschi – di superstiti c’è anzi il solo Schaüble, col compito di fare l’impertinente. Questi tedeschi non sanno mai nulla.

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