È un
comitato d’affari o di governo ma non un partito. Si chiama partito Democratico
ma non è neanche democratico. I democrat discutono solo di potere, piccolo
potere, minuscolo potere, Marino, De Luca, le primarie. Non sanno niente di quello
che c’è intorno, mentre un vero democratico ha soprattutto il senso della storia,
del mondo.
Si direbbero
dei burocrati, ma non esercitano nessun potere. Più che altro sono orfani, di un partito
che ragionava solo in termini di potere, il Pci, e di uno che invece lo
esercitava beffardo. Questi, due generazioni dopo, non sanno nemmeno di avere
avuto quei bisnonni, ma non vanno oltre i loro modi.
L’attività
politica limitano alle comparsate televisive. Ma neanche lo schermo, pur così
attrattivo, per loro anzi esclusivo, riesce a smuoverli. Succedono cose
importanti in questi giorni e anni, su cui uno spirito progressista e militante
si sarebbe inserito con entusiasmo, con voluttà: la recessione, lunga cinque
anni, il dissolvimento dell’Europa, le tante guerre ai confini, col
militantismo arabo, con la Russia, il neo schiavismo nel Mediterraneo, con
migliaia di morti in mare. O la Grecia.
Le
scuole greche non possono dare la refezione, e molti bambini non ce l’hanno
neanche a casa. Mancano in Grecia i medicinali. Si distribuiscono pasti caldi all’angolo
delle strada. E loro niente. Le ultime emozioni le hanno provate per i bambini
iracheni, vittime della guerra del cattivo Bush jr. Quelli erano i nipoti di
Berlinguer e Andreotti, di antiamericanismo ancora attivo, questi sono i
pronipoti, ignoranti e beati.
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