domenica 14 giugno 2015

Quanti disastri, Obama

Il fallimento dei due negoziati per il libero scambio, con l’Europa e con l’Asia, bocciati dalla Camera, sarà l’ultimo dei disastri della presidenza Obama? Il presidente più popolare lascerà probabilmente il più alto numero di disastri. Un po’ come Kennedy (Vietnam, Cuba, mafia), l’altro presidente più osannato dai media, che però è durato solo tre anni.
Disastri interni ed esterni L’inopinata ripresa degli scontri razziali nelle città americane razziali è uno. L’Obamacare, il sistema sanitario aperto che stenta a decollare dopo cinque anni, un altro.
Obama ha riportato l’Europa alla guerra fredda con la Russia. Non ha più un interlocutore in Israele. Ha rovesciato i regimi militari arabi per favorire i mussulmani. Tra i mussulmani ha armato e finanziato, in Libia, in Siria e in Iraq, i più estremisti (“in funzione anti-Al Qaeda”….).
La nuova guerra fredda è paradigmatica. Obama ha voluto il golpe anti-Yanukovich. Dopodiché ha montato basi anti-missilistiche in Polonia e in Romania (“contro l’Iran….”), annullando di fatto il fondamentale trattato Abm del maggio 1972, che finora la disinnescato la minaccia atomica. Dopodiché, quando Putin ha visto il bluff prendendosi la Crimea, ha imposto le sanzioni – all’Europa. E ora vuole basi americane “avanzate”, cioè in Europa, Baltici e Romania.

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