sabato 27 giugno 2015

Stupidario Mafia Capitale

Il soggetto economico più liquido del paese, la Cassa Depositi e Prestiti, Renzi affida a due banchieri. Con un contorno di gentildonne per le quote rose. Poi dice che la mafia è Carminati.
Il costruttore Guarnera è arrestato per aver costruito tre palazzi con i buoni uffici di Carminati. Ma i tre palazzi sono ultimati, con tutti i timbri e i bolli, e si vendono liberamente a prezzo elevato, essendo prospicienti Villa Pamphili. Hanno tolto l’aria a tutta via Innocenzo X, sono stati costruiti al posto di un vecchio convento di quattro piani con un ampio giardino, sono alti ben nove piani, con la solita tattica del piano terra sopraelevato e dell’attico e superattico invece del tetto, e sono immuni a ogni ricorso e denuncia.
Si può costruire a volontà a Roma. Basta non metterci di mezzo Carminati, che sta antipatico ai giudici.

Il gruppo XII dei Vigili Urbani “Monteverde” entra infine in azione, con gran numero di carri attrezzi per rimuovere le auto parcheggiate in largo Colautti, dove naturalmente vige il divieto ma si è sempre parcheggiato.
Ad angolo col largo, via Barrili è ingombra di macchine in seconda fila di gente che si esibisce comodamente al noto caffè. Il 75 non passa, le macchine nemmeno, ma le vigilesse non vedono. S’impegnano al cellulare girandosi dall’altro lato, in attesa che le ultime auto vengano rimosse.

Volendo uscire da Roma, per esempio per andare a Capalbio…, si deve sottostare a una coda di 3-5 km, da una a due ore, imposta dagli appaltatori dei 30 km. di autostrada Civitavecchia-Tarquinia. Un cantiere aperto da cinque anni, senza nessun risultato: si è sterrato molto, per prendere possesso dell’opera, ma si è costruito niente. Il cantiere è più che altro di perizie, varianti, penali, direttori generali e vice-direttori generali, giudici amministrativi, sempre integerrimi, arbitri, pieni di titoli, e consulenti, di ogni specialità: il business è questo, non la pietra e l’asfalto.
L’appalto vero si direbbe l’intrallazzo – non un caso isolato, per carità, è la routine. Ma per Carminati era troppo, e Prestipino e Pignatone non sono interessati.

A Città del Messico e al Cairo, pagato il dovuto di quei corrottissimi paesi, i 30 km. della Civitavecchia Nord-Tarquinia, tutti in piano, sarebbe stati approntati in trenta mesi, anche venti con un premio. La Civitavecchia-Livorno non è un caso isolato di affarismo in appalti, ma è solo quello: un progetto avviato almeno quattro volte in quarant’anni, è rimasto sempre a quello stadio. Ma dopo aver pagato studi, affidamenti e penali. Nella partita coinvolgendo pure Capalbio, che fa l’opposizione al progetto. Certo innocentemente, fa da spalla al business dell’affarismo – se proprio non si può… basta far correre i soldi.
Perché non si interviene? Certo, qui non solo manca Carminati, non c’è neppure il concorso esterno: concorrono tutti dal di dentro.  

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