È finita
come doveva, con la riduzione del debito e il rifinanziamento dell’economia
della Grecia
Solo
due settimane dopo. Due settimane di vastissime speculazioni, e di ulteriore indebolimento
dell’Unione Europea, forse più che della Grecia. Che ha risposto al viso dell’arme
dell’Europa, e l’Europa ha dovuto fare finta di niente.
Due
settimane dopo le quali molto cambierà. Per la Grecia anzitutto. Le condizioni che
Tsipras propone forse sono anche quelle di Juncker e Merkel, ma non possono
essere ulteriormente peggiorate, come Bruxelles-Berlino soleva fare. In cambio
il governo greco ha impegnato la Ue alla ricostruzione dell’economia disastrata.
Sono i due punti su cui Tsipas aveva puntato fin dall’inizio, con Varufakis.
Il
ritardo è unicamente servito a fissare le opinioni pubbliche europee sul duro
contrasto: tutti i sondaggi si sono spostati in favore dei contestatori del
modo di essere dell’Unione Europea. Non solo in Spagna, Italia e Portogallo,
anche in Francia e nella stessa Germania.
È
per prevenire questa insorgenza anti Ue che Hollande si è improvvisato
salvatore della Grecia, con la bufala della riscrittura in due notti della
proposta Tsipras a Bruxelles da parte dei suoi esperti.
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