sabato 11 luglio 2015

Grecia salva, Ue no

È finita come doveva, con la riduzione del debito e il rifinanziamento dell’economia della Grecia
Solo due settimane dopo. Due settimane di vastissime speculazioni, e di ulteriore indebolimento dell’Unione Europea, forse più che della Grecia. Che ha risposto al viso dell’arme dell’Europa, e l’Europa ha dovuto fare finta di niente.
Due settimane dopo le quali molto cambierà. Per la Grecia anzitutto. Le condizioni che Tsipras propone forse sono anche quelle di Juncker e Merkel, ma non possono essere ulteriormente peggiorate, come Bruxelles-Berlino soleva fare. In cambio il governo greco ha impegnato la Ue alla ricostruzione dell’economia disastrata. Sono i due punti su cui Tsipas aveva puntato fin dall’inizio, con Varufakis.
Il ritardo è unicamente servito a fissare le opinioni pubbliche europee sul duro contrasto: tutti i sondaggi si sono spostati in favore dei contestatori del modo di essere dell’Unione Europea. Non solo in Spagna, Italia e Portogallo, anche in Francia e nella stessa Germania.

È per prevenire questa insorgenza anti Ue che Hollande si è improvvisato salvatore della Grecia, con la bufala della riscrittura in due notti della proposta Tsipras a Bruxelles da parte dei suoi esperti. 

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