Per i
corrispondenti e inviati quisling,
Schäuble
è – sarebbe in linguaggio corrente – uno “stronzo”: un provocatore, estremista,
battutista, il bambino del re nudo. E palesemente un rescapé, unico nel governo in età, scampato
al ciclone Merkel, sopravvissuto. Ma è il ministro del Tesoro, della Germania,
e non può divertirsi facendo il bambinaccio. Come il bellimbusto col ciuffo,
Weidmann, che è il presidente della Bundesbank, nientedimeno. Ogni volta che
questi due parlano, e parlano sempre, sempre a sproposito, il mondo paga tributo, alla speculazione.
Non si è
mai visto nella storia, neanche nella peggiore, un capo della banca centrale e un
ministro del Tesoro, i massimi responsabili della politica monetaria, in questo
caso della maggiore potenza, seminare tanto ludibrio sulla moneta stessa, con tanto
piacere, come questi due. Viene da richiamare Nerone, il poeta che solo poetava
se bruciava Roma. Quando si farà il processo, sicuramente saranno impiccati.
Si dice
la Merkel una grande statista. Ma questi due sono mostri suoi.
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