giovedì 16 luglio 2015

I giudici e le loro posse

Il Tribunale di Napoli reintegrerà domani De Luca al pieno governo della Campania, malgrado la legge Severino. Mentre non si trova giudice a Pietrasanta per reintegrare il sindaco Mallegni, eletto e subito sospeso, benché abbia meno carichi pendenti d De Luca. Sospeso dal suo nemico politico di Pietrasanta, il sottosegretario all’Interno Manzione, in una con la sorella, capo dell’ufficio legislativo di Renzi a palazzo Chigi.
Non si saprebbe come definire questa giustizia. Se non è corruzione, cos’altro è, golpismo? Ma il capo dell’Anticorruzione è naturalmente un giudice. E Giudici Eletti, ad honorem, si ritengono i presidenti della Repubblica, da Mattarella indietro, perciò sordi, muti e ciechi. E cosa dice la Costituzione, c’è miglior giudice, supremo, eletto, del presidente della Repubblica, che è tutti noi?
È però lo scandalo nazionale di cui non si parla. Si parla in Italia alle tv e nei giornali solo di scandali, ma mai dei giudici. E questo per un solo motivo: che i giudici si sono legata i media. Un po’ col ricatto, alle banche padrone e agli uomini di paglia editori, un po’ con la corruzione – le anticipazioni, le indiscrezioni, i segreti, eccetera. Ogni giudice in carriera ha la sua posse giornalistica. Truppe d’assalto, non necessariamente furbe o abili, ma sporche e cattive. Anche se di preferenza donne. Ogni redazione lo sa, ogni giudice ha uno o più barbe finte e gente di panza in ogni redazione.

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