Le
argomentazioni del presidente del Tribunale di Napoli, Ettore Ferrara, sul caso
De Luca, che non possono non essere prese sul serio, sgomentano. Il giudice è
intervenuto per la “straordinaria gravità della situazione scaturita dall’abnorme
decreto di sospensione”.
Renzi
si è fatto un “decreto suicida”? Tale cioè che i giudici dovessero cassarlo, automaticamente
riconoscendo a De Luca una patente di onorabilità.. Molti lo sostengono.
D’altra parte lo stesso Renzi ha fatto sospendere dal Prefetto a Pietrasanta il
sindaco rieletto Mallegni, sempre sulla base della legge Severino, ma senza nessun presupposto. Eccetto l’odio
contro Mallegni del suo capo di gabinetto legislativo, l’ex vigile urbano di
Pietrasanta Antonella Manzione, e del di lei fratello, giudice…. Disinvolto
come sempre, già nella nomina d Antonella Manzione, bocciata dalla Corte dei
Conti per mancanza dei requisiti ma a nessun effetto. Ma qui al limite del
golpismo. I Manzione in effetti sono una
famiglia di rispetto. Antonella non era vigile ma capo de vigili, e suo fratello
Domenico, il giudice, è sottosegretario all’Interno, l’unico del governo Letta
che Renzi abbia confermato. Gente influente insomma, ma allora Renzi ne ha
paura?
Si
rilegge così con apprensione il giudice di Napoli. Ma non si può non dargli
ragione, dare ragione al giudice: “Occorre conservare il risultato elettorale a
tutela degli eletti, ma soprattutto del diritto degli elettori a essere
governati dai propri rappresentanti democraticamente eletti”. Mentre le
pratiche del governo sono “sovversive di una democrazia rappresentativa” e
“un’abnorme revoca delle elezioni, un’estemporanea rottamazione degli organi
della Regione”.
Renzi
dopo Monti, e la Severino: gli “eletti” dei non eletti. Di cui Mattarella non
ha nulla da dire, il presidente garante della Costituzione.
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