Curiosa ripubblicazione, di un racconto
ormai svaporato nell’erotismo (una ex prostituta guarda dal buco della
serratura), che è il suo soggetto, e nel realismo che è il suo stile, tra
Flaubert e Zola. Un testo classico di Fine Secolo, fine Ottocento – in cui la
donna è “orizzontale”, e anche la storia, più o meno. Ma in questo senso sì,
qualcosa da dire ce l’ha: non c’è un Fine Secolo Novecento, il Novecento è
svanito vergognoso.
Octave Mirbeau, Diario di una cameriera, Elliot, pp. 288 € 17.50
lunedì 20 luglio 2015
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