Il
Pdemocristiano l’ha messa ai margini, un ministero di seconda
categoria, affidato prima a una ex Fgci, senza competenze, se non di
essere stata insieme dalemiana e veltroniana, poi a un ex impiegato
del Comune di Roma. Si finisce per non sapere più le cose
elementari, come evitare di consegnarsi ostaggi all’Is d Tripoli, anche se solo a fini di riscatto.
Triplice
ignoranza. Che la Libia è piena di banditi. Che l’Is a Tripoli
vuole essere riconosciuto governo legale. Che la Libia è un paese
confinante - per l’Italia la Libia è come l’Austria, la Francia,
la Slovenia. L’esito è noto: avere l’Is al governo a Tripoli è
la fine della pace per l’Italia. Ma nessuno se ne cura.
Non
solo di questo. L’Italia non si cura in realtà di niente, e
comunque non ha voce in capitolo su niente, anche se i suoi interessi
sono preponderanti. Non ha voce a Bruxelles su nessun tema, se non
come sfida: vediamo adesso cosa vuole l’Italia… Gli immigrati ha
confidato a Alfano. Doveva combattere la mafia dei barconi, che poi è
l’Is, ne aveva i mezzi e la capacità, e si è lasciata fare da
Bernardino Leòn (?). Spende tanto, anche se non si dice, per
“combattere” l’Is in Siria e Irak, e poi si fa passare il
peggio del peggio dal governo turco amico dell’amico Erdogan. Che, se volesse, stroncherebbe l’Is in un
giorno. Ma, pur avendolo alla frontiera, cioè in casa, se ne guarda bene.
Ps.
Erdogan ora si segnala per cancellare dalla rete e dalla memoria i 33
giovani volontari a Kobane massacrati da un kamikaze. Non per
cancellare i kamikaze dell’Is, perseguirli - almeno uno, per dare
l’esempio. Gentiloni ha protestato? Certo, a Erdogan non gliene
potrebbe fregare di meno
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