sabato 25 luglio 2015

La sovranità è borghese

Una rievocazione nostalgica? Ne ha l’aria, benché l’excursus sia limitato all’Europa continentale che alla sovranità sta rinunciando, per un ideale per ora pronubo di disgrazie.
Includervi la Gran Bretagna e gli Usa, che invece ne fanno una prerogativa incedibile, avrebbe costituito un ottimo contrappunto, per sapere dove stiamo andando, ma De Giovanni sta al suo Hegel. Da un filosofo che è stato parlamentare europeo qualcosa ci si sarebbe aspettato sull’evoluzione, se non è una deriva, contemporanea. Ma il suo è un esercizio dottrinale: un ritorno a Hegel, che pone a compimento della riflessione di Bodin e Hobbes. A preferenza del decisionismo di Carl Schmitt, e del normativismo di Kelsen, criticati anzi polemicamente.
Machiavelli no, oltre l’Europa manca anche lui, e pure Rousseau, ce n’è poco. Per non dire del dimenticato Alessandro Passerin d’Entrèves, cui si deve la più attuale “dottrina dello Stato”, soprattutto nelle lezioni a Oxford, esiliato della Repubblica, e di Hannah Arnedt che a lui si è rifatta, “Che cos’è l’Autorità?”, 1954 (ora in “Passato e presente”, 1968), due reincarnazioni di Hobbes: la scienza politica dopo la guerra civile, la scienza politica dopo il totalitarismo, da resistenti e partigiani: forza, potere e autorità, Passerin d’Entrèves lo spiega, fanno la sua elegante dottrina dello Stato o sovranità (la mafia, che non ha studiato, lo sa), la forza mista all’autorevolezza, l’Auctoritas, la romana legittimazione.  
L’elogio diventa più vivo con la contestazione, oltre che di Schmitt e Kelsen, del “fondamentalismo dei diritti umani” imperante. Che è poi l’uguaglianza estrema alla base del liberalismo, fondamentalmente anarcoide. Ma fa insorgere uno strano legame. L’autorità dello Stato contestata nel nome dei diritti civili, etc., è vecchio argomento polemico, e anzi atto di nascita, della Trilateral, poi gruppo Bilderberg, il think thank dei ricchi e pensosi dei destini del mondo: la società dei diritti è anarchica. È curiosa questa collusione tra lo Hegel di sinistra e gli high tories, la grande borghesia.
Biagio De Giovanni, Elogio della sovranità politica, Editoriale Scientifica, pp. 232 € 20

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