Matthew Arnold, l’ispettore scolastico figlio
del rettore della superscuola inglese dei ricchi Rugby, si scrisse nel 1871
dodici lettere, sotto il titolo “Friendship’s Garland”, come se gli amici le
avessero scritte in onore suo. Erano in realtà testi più o meno legati a
“Culture and Anarchy”, la raccolta di saggi di critica sociale per cui resterà
più famoso, due anni prima - poeta prolifico e professore di poesia a Oxford,
M. Arnold è più apprezzato in quanto critico sociale. Alla prima lettera
riferisce del suo viaggio d’informazione sul sistema scolastico in Germania:
“Introduco Arminio e il “Geist” al pubblico britannico”. Facendo spiegare il Geist, lo spirito che il tedesco vuole
intraducibile, a un convinto prussiano: ““Liberalismo e dispotismo!”, gridò il
prussiano, “andiamo oltre queste forme e parole. Cosa unisce e separa la gente
ora è Geist…. Vedrà che a Berlino
opponiamo “Geist” – intelligenza, voi
o i francesi potreste dire – a “Ungeist… Noi tedeschi del Nord abbiamo operato
per “Geist” in modo speciale…” E così via per un paio di pagine. A un convinto
sostenitore, conclude Arnold, dell’Intelligenz-Staat. Superiore, ma a ragion veduta.
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