La Grecia non rimborsa al Fondo Monetario
la rata di un prestito alla scadenza, il Fondo non obietta. Non protesta il Fondo Monetaroio. Il Fondo Europeo Salvastati, che non c’entra,
invece sì: subito “ufficialmente riconosce “ che la Grecis è in default. Il Fondo è gestito da
Klaus Regling.
Non subito: ka Grecia non paga il
30 giugno, Regling non la dichiara in fallimento il primo luglio, no. Aspetta il 4, la vigilia del referendum.
Cosa salva Klaus Regling? La sua patrona Angela Merkel, che l’ha messo in quel
posto?
Una vicenda di pedofilia continuata
e aggravata per decenni si processa a Firenze, a carico di una comunità di
assistenza ai minori, il Forteto. Ma senza scandalo, i giornali anzi non se ne
occupano. Perché non ci sono preti? Perché è una vicenda del Pd – finanziamenti
e comunità?
Ma non c’è nemmeno opposizione:
berlusconiani, grillini, leghisti su questo fronte tacciono. Più pedofili o più
incapaci?
Giorgio Dell’Arti opina, nella sua
pagina “AltriMondi” della “Gazzetta dello Sport”, che Renzi abbia sospeso De
Luca non solo con un “decreto suicida”, ma che addirittura il decreto se lo sia
fatto scrivere dagli avvocati di De Luca. È perfino probabile, anzi certo.
A Massa Carrefour sperimenta
l’apertura 24 h. Il “Corriere della sera” dice che è un successo, “La Nazione”
dice che è un mezzo fallimento. La Cgil è contro l’apertura continuata. “La
Nazione”, tradizionalmente moderata, è ora di sinistra? E il “Corriere della
sera”, che si vuole democratico, è invece di destra? O è la Cgil che si è
spostata?
I fenicotteri rosa si acclimatano
in Italia accanto al complesso petrolchimico di Priolo. È una nuova ecologia?
Le spiagge ecologiche sono più velenose?
“Tutto questo un giorno sarà
storia”, si consola filosofico un omino nella vignetta di Castellani. Ma l’altro
è restio. “Sarebbe desolante leggere che l’unico segno di vitalità
dell’Europa fu il default della Grecia”.
“Renzi va dalla Merkel e fa il tedesco”
– Roberto Giardina, decano dei corrispondenti italiani in Germania, dove vive
da oltre trent’anni. Renzi imita Crozza?
Renzi a Berlino e invitato a tenere
una lezione alla prestigiosa università Wilhelm von Humboldt. Usava anche
quanto la von Humboldt era Berlino Est: l’invito faceva parte del cerimoniale
tedesco di benevolenza, con il fascio dei fiori e il bacio in bocca.
137 mila migranti clandestini
attraverso il Mediterraneo nei primi sei mesi, il doppio che nel primo semestre
del 2014. Come non detto.
Il “Corriere dell sera” fa la prima pagina con
Poroshenko, il presdente ucraino, che chiede “armi pesanti”(missili)
contro la Russia, dimenticandosi di dire chi è. Uomo d’affari, ministro
corrotto del corrotto governo Yanushenko, un oligarca dai metodi di arricchimento
torbidi, a capo di un governo di oligarchi con eserciti privati, antisemiti oltre
che antirussi. E di un paese che ha ridotto alla fame, dopo un inverno al gelo,
con salari inferiori a quelli del Ghana. Moltiplicando le spese militari.
Scoppia il finimondo e Renzi cosa dice: “È
derby tra l’euro e la dracma”. Fuori dai videogame si perde.
“L’Unione Europea si fonda sui principi della
solidarietà, della democrazia, della
comprensione e del rispetto reciproco, non su ricatti e ultimatum”- Chi l’ha
detto, Renzi? No, Tsipras. Ed è vero. Cioè dovrebbe, Renzi per esempio non se
ne è nemmeno accorto.
Strauss Khan assolto da tutto, dopo processi e
arresti spettacolari, basati su “prove” certe. Ci vogliono togliere la fiducia
anche nelle prove?
Ma una certezza ce l’abbiamo: che era inviso
all’Fbi, che l’ha fatto arrestare tramite una donna civetta - un socialista a
capo del Fondo Monetario?
Harald Wester, il general manager dell’Alfa
Romeo, spiega che per la Giulia ha voluto sopperire alle frustrazioni che
subisce quando prova le supercar della concorrenza piene di optional che
richiedono corsi plurisettimanali di apprendimento. Facendoli anche pagare
cari. È il mercato, si dice. Di che?
Valentino Rossi vince se parte da primo e vince
partendo da ultimo. La “Gazzetta dello Sport” lo celebra non per l’impresa di vincere
da ultimo, ma come “terminator da venti anni”: uno che ha “demolito tutti i
rivali” a sportellate.
Un Ferrarella, portavoce della Procura di Milano,
ha l’esclusiva della cronaca giudiziaria milanese sul “Corriere della sera”. Quando
ci sono assoluzioni scrive prose come qualche giorno fa, “Corruzione archiviata dopo quattro mesi
di carcere”, incomprensibili. In cui non spiega l'assoluzione, e il difetto o errore di incolpazione. La notizia non è per quale
motivo Pelaggi, il dirigente (“funzionario”) pubblico commissario al risanamento
dell’area Pioltello-Rodano, la terra dei fuochi lombarda, è stato assolto, ma
per quale strano motivo non è stato condannato. Forse Robledo ha sbagliato, il Procuratore dell’accusa.
Forse la Cassazione ha spostato il processo a Roma arbitrariamente.
Forse, la Procura di Milano ha sempre ragione. Ma non potrebbe scriversela meglio?
Forse, la Procura di Milano ha sempre ragione. Ma non potrebbe scriversela meglio?
Maria Luisa Agnese rispolvera su “Sette” da
tempo, evidentemente con successo, le foto dei politici con le dita nel naso
che facevano l’inserto sessant’anni fa del “Borghese”, settimanale neo
fascista, per illustrare le nefandezze
della democrazia. È strano vedere che in sessant’anni il giornalismo non è
cambiato. E come la destra sia ora sinistra. Effetto della vecchiezza?
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