“Piove,
alberi caduti, mobilità in tilt”, si eccitano stamani le cronache romane.
Invece non ha piovuto - purtroppo, ha fatto finta – e la mobilità è stata
quella che è ogni giorno. Era una sindrome milanese, quella di lamentarsi sempre
(fa caldo, fa freddo, eccetera), e dunque è vero che la vera capitale ormai è
Milano?
Roma
è sporca. Roma non ha mezzi pubblici. Fiumicino non funziona. Tutto falso, ma
piace dirlo, anche a Roma.
Ha,
e ha creato, problemi a Fiumicino una linea aerea, Vueling, che ha fatto dello
scalo il suo hub, dopo Barcellona, ma
è una di un centinaio di compagnie che gravitano sull’aeroporto. E perché non
criticare la Catalogna?
Il
sindaco di Roma Marino litiga con gli assessori appena nominati. Anche questo non
è vero ma sarebbe possibile. Ma chi è Marino, perché il Pd lo ha voluto e poi
non lo vuole?.
È
anche vero che i giornali di Roma appartengono a immobiliaristi, che fanno gli
affari soprattutto col Comune.
I
dieci anni di Rutelli, i soli indenni da scandali e contumelie, benché abbia
maneggiato i miliardi del Giubileo e abbia costruito come nessun altro dopo
Mussolini, erano tenuti assieme ferreamente da Cesare Geronzi, Capitalia-Banca
di Roma, col contributo di Goffredo Bettini. Dividendo equamente appalti,
affitti e piani di fabbricazione tra i costruttori, equamente tra destra e
sinistra.
Vuole
Marino via anche il papa, ma lui con più ragione. Intanto perché ha
promosso il giubileo, il grande evento romano della decade, e non vuole
affidarlo a un nemico. Marino è il primo e forse unico sindaco di Roma che non
ha alcun contatto col Vaticano, che anzi osteggia in ogni occasione.
Roma
non deve fare le Olimpiadi? Questo è certo, è così che deve finire, l’Italia ne è specialista: è
specialista di remare contro, per invidia, per interesse - molti Nobel non sono
arrivati in Italia perché la comunità scientifica o letteraria di riferimento
(economia, fisica, medicina, letteratura) ha dato parere negativo su questo o
quel candidato proposto da Stoccolma o Oslo.
Ma
come si fa ora col papa, che ha chiamato il giubileo straordinario? Roma
rischia tutti i benefici di un’Olimpiade, senza i costi.
Però,
è vero: l’Atac, l’azienda dei trasporti romani, da tempo variamene nella
bufera, e col suo assessore Improta dimissionato da Marino, ha chiuso la linea
8 del tram, che serve mezza città. Per un mese e mezzo fino al 20 agosto, per
l’ammodernamento del materiale rotabile. Senza che nessuno ci lavori. Tiene fermi
il centinaio di tram che servono la linea, e il centinaio di tramvieri
specializzati. Sostituendoli con gli autobus, con altri autisti, e col
carburante da pagare in più.
Uno
spreco e un disservizio non da nulla. Protetto, purtroppo, dai sindacati.
Gli
autobus hanno capacità ridotta, ognuno trasporta un quarto di un
tram, e sono lentissimi. Non percorrono la linee tranviaria riservata ma
viaggiano, si fa per dire, nel traffico
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