Un
divertimento e un esperimento. Il primo di una serie di venti. Una
delle iniziative di Atlantyca Dreamfarm, il gruppo editoriale meno
noto e più prospero, costituito qualche anno fa da Pietro Marietti
(da ultimo Piemme) e Marcella Drago (De Agostini), che questa serie ha
già venduto in diciotto lingue in venti paesi, tra essi la Francia,
la Cina e la Corea. E detiene il record delle traduzioni italiane nel
mondo, con “Geronimo Stilton”, secondo solo a “Pinocchio”.
“Adele
e l’enigma del faraone” è un film di Luc Besson del 2010, un
film di fantasy basato sul fuumetto “Lea aventures extraordinaires
d’Adèle Blanc-Sec” di Jacques Tardi, una serie che fa data dal
1976. Ma il faraone non si può dire soggetto esclusivo. Anche Agatha
è naturalmente un po’ Agatha Christie. Gli ingredienti si vogliono
classici. Pasqualotto ha anche una vera investigatrice, benché
dodicenne, Agatha Mistery, di grande fiuto cioè, che da grande farà
la scrittrice di gialli. Agatha una memoria eccezionale e una spalla
un po’ stolida, il cugino quattordicenne Larry, che studia con
scarso profitto alla scuola per detective Eye International, ma
abilissimo tecnologo. Ha pure il maggiordomo, e deve risolvere il
furto di un preziosa tavoletta egiziana, la sparizione della famosa
perla del Bengala, insomma il repertorio.
Divertente,
ma anche di più: un insegnamento. Paqualotto mette a frutto una
duplice esperienza. A Londra A lungo nell’editoria fantasy e dei
giochi di ruolo. Ma psicolinguista di formazione, e insegnante a
tempo preso a Scienze della Comunicazione a Bologna. Oltre che la
detective Agatha ha all’attivo una serie di avventure, “Il
manuale del vero Pirata”. Ambientazioni esotiche ma appropriate -
non le fughe indigeste nei non luoghi e le non persone che affliggono
la narrativa contemporanea: questi racconti ha elaborato nel quadro
di una “didattica creativa” per arricchire i linguaggi e le forme
espressive. I racconti scrive semplici e svelti, come è del genere.
Ai piccoli lettori propone in fondo il gioco di indovinare in
anticipo, scrivendone in appositi spazi, chi e perché è il
colpevole. Molto più di un divertimento.
Sir
Steve Stevenson (Mario Pasqualotto), L’enigma
del faraone,
Corriere della sera-Gazzetta dello sport, pp. 137, ill., €1
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