venerdì 24 luglio 2015

Il giallo pedagogico

Un divertimento e un esperimento. Il primo di una serie di venti. Una delle iniziative di Atlantyca Dreamfarm, il gruppo editoriale meno noto e più prospero, costituito qualche anno fa da Pietro Marietti (da ultimo Piemme) e Marcella Drago (De Agostini), che questa serie ha già venduto in diciotto lingue in venti paesi, tra essi la Francia, la Cina e la Corea. E detiene il record delle traduzioni italiane nel mondo, con “Geronimo Stilton”, secondo solo a “Pinocchio”.
“Adele e l’enigma del faraone” è un film di Luc Besson del 2010, un film di fantasy basato sul fuumetto “Lea aventures extraordinaires d’Adèle Blanc-Sec” di Jacques Tardi, una serie che fa data dal 1976. Ma il faraone non si può dire soggetto esclusivo. Anche Agatha è naturalmente un po’ Agatha Christie. Gli ingredienti si vogliono classici. Pasqualotto ha anche una vera investigatrice, benché dodicenne, Agatha Mistery, di grande fiuto cioè, che da grande farà la scrittrice di gialli. Agatha una memoria eccezionale e una spalla un po’ stolida, il cugino quattordicenne Larry, che studia con scarso profitto alla scuola per detective Eye International, ma abilissimo tecnologo. Ha pure il maggiordomo, e deve risolvere il furto di un preziosa tavoletta egiziana, la sparizione della famosa perla del Bengala, insomma il repertorio.
Divertente, ma anche di più: un insegnamento. Paqualotto mette a frutto una duplice esperienza. A Londra A lungo nell’editoria fantasy e dei giochi di ruolo. Ma psicolinguista di formazione, e insegnante a tempo preso a Scienze della Comunicazione a Bologna. Oltre che la detective Agatha ha all’attivo una serie di avventure, “Il manuale del vero Pirata”. Ambientazioni esotiche ma appropriate - non le fughe indigeste nei non luoghi e le non persone che affliggono la narrativa contemporanea: questi racconti ha elaborato nel quadro di una “didattica creativa” per arricchire i linguaggi e le forme espressive. I racconti scrive semplici e svelti, come è del genere. Ai piccoli lettori propone in fondo il gioco di indovinare in anticipo, scrivendone in appositi spazi, chi e perché è il colpevole. Molto più di un divertimento.
Sir Steve Stevenson (Mario Pasqualotto), L’enigma del faraone, Corriere della sera-Gazzetta dello sport, pp. 137, ill., €1

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