L’autrice
è una giallista, rinomata. Ma vent’anni fa volle dare una lezione alle femministe,
che la invitarono a una loro collana, e scrisse queste avventure di un
camionista. Con una serie di donne a letto, anche non prostitute. A parte
questo, niente. Cioè no: è un apologo, e quasi un saggetto sociologico, ma è un
raro libello politico anticonformista, antifemminista e per l’eguaglianza dei
sessi. E una sberla forse sincera, non opportunista. “All’interno della mia
produzione”, premette l’autrice, “è fra quelli a cui guardo con maggiore affetto”.
Attorno al protagonista, grande coscienzioso lavoratore (l’uomo cacciatore),
una casistica vasta di donne che ne fanno la disperazione, scipite,
interessate, distratte, ninfomani, brutte, rognose.Alicia
Giménez Bartlett, Vita sentimentale di un
camionista, Sellerio, pp. 10 € 14
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