“Sbrigativamente liquidato come «avventura» di capi politici e militari, come ambizione di una dinastia recentemente affermatasi, frutto esotico del gracile capitalismo nascente, l’imperialismo italiano, spesso riduttivamente denominato «colonialismo», attende ancora un’esauriente ricostruzione storica”. La attendeva nel 1980, quando Mola pubblicò questo repertorio, e la attende ancora. Ora che l’Italia si vuole di nuovo imbarcare in Libia, fra centocinquanta tribù intrattabili, sarebbe opportuno sapere almeno perché.
Mola non tenta un’analisi. Organizza un’antologia di storici settoriali e protagonisti d’epoca (Pascoli, Nitti, Fortunato, Sonnino, Franchetti, Labriola, Corradini, Ferdinando Martini…), sui vari aspetti della colonizzazione. Limitandosi a deplorare che “non si sia sviluppato, in questo dopoguerra, un adeguato dibattito storiografico intorno all’acquisto ed al governo delle colonie”.
Aldo A.Mola, L’imperialismo italiano
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