mercoledì 19 agosto 2015

Niente socialismo in Italia

Accoglienza mista ma critica, “Unità” e “Manifesto” compresi, e anche ironica, alla pagina del “Guardian” con cui Tony Blair invita il partito Laburista a non accreditarsi Corbyn come leader. Il “Corriere della sera” si spinge a presentare l’articolo con questo titolo: “So che mi odiate, ma ascoltatemi”. Mentre invece Blair si rivolge a tutto il partito, con queste parole: “Non importa che siate a sinistra, a destra o al centro del partito, che mi abbiate appoggiato o esecrato”. Si rivolge eccezionalmente al partito affinché resti un “partito di governo”, possibilista, realista.
Un’accoglienza bizzarra, ma non per caso: non c’è discorso socialista possibile in Italia. Non ci fu al tempo di Craxi, complice Berlinguer, non ci fu poi con D’Alema – Napolitano, come di carattere, si è guardato di far sapere che c’era, anche se è stato al Quirinale otto anni.
Perché ora si deride Blair? Si capisce il Pd sparso, che rappresenta solo se stesso - i Mineo, Civati, Fassina: ogni occasione è buona per loro per certificare che esistono. Ma i media? Non ci devno essere più socialisti. In Germania c’è solo la Merkel, in Italia ci sia solo Renzi.

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