Dov’è finito il costituzionalismo italiano? E i presidenti della Repubblica, cui compete indire le elezioni? Ne avevamo uno del Pci, cultura extraparlamentare, e va bene. Ora ne abbiamo uno Dc, anche la Dc è extraparlamentare? Le due subculture dominanti, dell’Italia di De Mita anni Ottganta , ci fu un’Italia di De Mita, non è un sogno, sono sempre alle redini e non allentano il morso.
I lieti viaggiatori di Kalimera, anche loro, quelli che andarono ad Atene in soccorso di Tsipras, figurarsi!, soprattutto stanno comodasi in un Parlamento che non conta niente, e con un governo che nessuno ha eletto. Un governo di sinistra con i voti con i voti di Alfano - e di Berlusconi, o in alternativa di Verdini.
Una legislatura che ha affossato la Costituzione, altro che innovarla. Ci impongono Benigni che inneggia alla Costituzione e ci intenerisce ma non abbiamo una Costituzione. Non abbiamo costituzionalisti. Abbiamo una a Corte Costituzionale di maneggioni politici, con prebende due e tre volte quella del Capo dello Stato, per tre, sei e nove anni.
Sembra di dire esagerazioni, e invece è la nuda verità.
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