E forse è qui l’origine della dissolvenza dell’Europa. Anche perché questi vecchi-nuovi democristiani sono così per non essere più quelli del vescovo, del Vaticano. I quali, non “avendo” più i voti, non gestendoli, più non contano. Per il Vaticano, anche col papa argentino, la pregiudiziale europea è fondamentale, l’Unione Europea. Per i vecchi-nuovi democristiani è solo uno dei luoghi del potere.
Ci sono evidenti incongruenze in Europa, nella guida politica, nella gestione delle istituzioni, a cui non si pone rimedio. E il motivo può essere questo: che per i Dc contano gli assetti di potere, dunque, in questa fase, la Germania. Non il buongoverno, non la soluzione dei problemi, non la scelta delle politiche migliori, ma il mantenimento del potere. Che per i democristiani d’Europa significa anzitutto il mantenimento del potere in Germania – c’è un partito-guida non dichiarato anche per i Dc, come una volta c’era quello sovietico per i partiti Comunisti: nella guerra fredda, con la Germania divisa, era la Dc italiana, poi è diventata la Cdu-Csu tedesca.
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