mercoledì 19 agosto 2015

Il partito filotedesco

Una riflessione circostanziata e devastante, di Philipe Legrain, economista alla London School of Economics, consulente della Commissione Barroso dal 2011 al 2014, sulle responsabilità della Germania nella crisi, è relegata dal “Sole 24 Ore” all’ultima pagina, senza nemmeno una riga di richiamo nella “prima”-indice del giornale: “Berlino rischia di essere il nemico della Ue”. Non disturbare il conduttore? Abbiamo un partito filotedesco.
Il partito filotedesco è anzi dominante. Avendo qualche confidenza col tedesco, o anche solo con l’inglese, ci si può informare delle cose tedesche ed europee meglio sui giornali e i siti tedeschi che su quelli italiani. Meglio, nel senso di un approccio critico, avvertito, considerato. In Italia invece solo secondo lo schema: la Germania ha ragione, gli altri sono merda. Un partito fortissimo alla Rai e a Milano. Alla Rai che è il Pd, cioè una Dc con altro nome, partito legatissimo ai due partiti democristiani tedeschi. A Milano c’è Monti naturalmente, un sorta di braccio destro di Berlino, ma soprattutto, ora che il professore è un po’ bollito, uno schieramento roccioso al “Corriere della sera” e allo squinziano, democristianissimo, “Sole 24 Ore”: turbe di collaboratori e forti squadre di redattori e inviati presidiano il fronte, apodittici, senza mai un dubbio, Anche quando le politiche tedesche sono palesemente intese a danneggiare gli interessi italiani. Il “Sole 24 Ore” è per questo patetico: dalle precedenti gestioni ha ereditato collaboratori e redattori più critici, che “invisibilizza” con cura: tagli bassi, titoli anodini, al massimo su due colonne, a riempitivo. Il “Corriere della sera”, che ha molti inviati e corrispondenti critici, li ha emarginati

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