lunedì 14 settembre 2015

A Mosca, a Mosca, o Berlusconi abbandonato - 16

Ha sbagliato tre allenatori di fila, Mihajlovic compreso, e dunque è finito. Non imbrocca da anni nemmeno un acquisto. Aveva sbagliato tutti i delfini, gli eredi, le mogli, le amanti, e pazienza. Ma col Milan ha perduto anche il fiuto degli affari: “Non si vende Kakà”, “Non si vende Thiago Silva”, “Balotelli è una mela marcia”, “Ancelotti ha un accordo con noi”, “con Bee faremo un grande Milan”, aspettando Godot? Doveva ritirarsi quando vinceva, trovare allora un Mr Bee e farglielo pagare a caro prezzo, non venderglielo ora che perde, da anni. Fose un po confuso. Ha vinto il derby, lo ha perso, non glielo chiedono nemmeno.
Questo è il sintomo più certo della decadenza. Come del resto la sindrome del faccio tutto io, che ha sempre perduto i dittatori. Aveva riunito per la prima volta la destra, l’aveva convinta e le aveva dato un capo, se non un’anima. Ora la frantuma, è già in sei pezzi, forse sette, e tutti mediocri, non un campione fra tanti beneficati. Aveva divisato la tv a tutto campo, anche sul satellite, portando la sfida a Murdoch. A cui ora cerca di vendere tutto. Se ne è andato a Mosca e non sappiamo perché – doveva fare la pace in Siria, ma nemmeno Putin lo pro,muove, nemmeno in fotografia.

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